John Kenneth Galbraith: differenze tra le versioni

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*Mi sono sempre preoccupato di conservare una certa distanza e penso che si debba sempre tenersi stretta una parte del proprio io e non essere mai totalmente convinto della giustezza di quello che si fa. La fede dovrebbe sempre essere temperata dalla [[moderazione]]. (citato in Ralf Dahrendorf, ''Erasmiani'', traduzione di M. Sampaolo, p. 175)
*Nella [[società]] opulenta non si può fare nessuna valida distinzione tra i lussi e le [[necessità]]. (da ''La società opulenta'')
*Nessuno può mettere in dubbio che lo sviluppo del socialismo e dello stato assistenziale negli ultimi settant'anni sia stato strettamente collegato con l'ascesa dello sport di squadra.<ref>Citato in(da ''Focus'', n. 88, pag. 106</ref>)
*Non c'è niente che faccia tanto prestigio in un'azienda quanto il numero dei propri subordinati. E non c'è niente di tanto gratificante quanto poter passare a dei subordinati la responsabilità di pensare. Ne derivano un potente impulso ad aumentare le schiere del personale e una marcata tendenza alla stasi burocratica. <ref>Citato in (da''Focus'', n. 114, p. 151.</ref>)
* Non occorrono né coraggio né prescienza per predire il disastro. Il coraggio è necessario per affermare che le cose vanno bene, proprio nel momento in cui stanno andando bene. Gli storici si divertono a crocifiggere il falso profeta del millennio. Non insistono mai sull'errore dell'uomo che a torto predisse l'Armageddon. (da ''Il grande crollo'', 1954)
*Si può formulare la regola che quanto più l'esercizio di un qualsiasi potere è antico, tanto più apparirà benevolo, mentre quanto più recente ne è l'assunzione, tanto più apparirà innaturale e pericoloso. (da ''Focus'' n.65, pag.135)
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*Se nient'altro ci riesce, un insuccesso spettacolare può sempre garantire l'immortalità.
*La guerra rimane il più grande fallimento umano.
 
==Note==
<references />
 
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