Reggio Calabria: differenze tra le versioni

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*[...] costeggiando, giungemmo a Reggio. ([[Nuovo Testamento#Atti degli Apostoli|Atti degli Apostoli]])
* Io canto Reggio, l’estrema città dell’Italia marina / che si abbevera sempre all’onda di Trinacria. (da una poesia elogiativa di [[Ibico]] di autore anonimo tratta dall'Antologia Palatina.)
*E quel corno d'Ausonia che s'imborga di Bari, di Gaeta e di Catona da ove Tronto e Verde in mare sgorga. ([[Dante Alighieri]], Paradiso, canto VIII) {{NDR|il poeta si riferisce alla fortificazione che sorgeva nel quartiere di Catona}}
*''E vedi della città, le mura ed il donjon.'' (Chanson d'Aspremont, Canzone d'Aspromonte, poema epico cavalleresco del XII secolo)
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*Il più bel chilometro d'[[Italia]]. ([[Gabriele D'Annunzio]]) {{NDR|riferendosi al Lungomare di Reggio}}
*In quest'antica e illustre città di Reggio posta all'estrema punta d'Italia di rimpetto alla Sicilia, vide la sua luce la prima edizione ebraica della Bibbia nel mese di Adar dell'anno 5235 della creazione del mondo, vale a dire tra il febbraio e il marzo dell'era cristiana anno 1475.<br />Fu dessa il Commentario al Pentateuco di Rabbi Salomone Jarco impresso da un tale Abramo Garton figliuolo di Isacco, del quale niun'altra notizia mi è riuscito di raccogliere. E sebbene nell'istesso anno si fosse stampato in Pieve di Sacco, terra nel Padovano, il Rabbi Jacobi Ben Ascer Arba Jurim, ch'é la più antica delle altre edizioni ebraiche conosciute, pure dessa trovandosi impressa colla data del mese Jamuz, per quattro mesi posteriore devesi riputare. (Vito Capialbi – Memorie delle Tipografie Calabresi, 1835)
* Io canto Reggio, l’estrema città dell’Italia marina / che si abbevera sempre all’onda di Trinacria. (da una poesia elogiativa di [[Ibico]] di autore anonimo tratta dall'Antologia Palatina.)
*La ricostruzione ha reso Reggio pulita e piacevole. (George Gissing) {{NDR|il romanziere britannico visitò la città nel 1897}}
*''Laddove l'Apsias, il più sacro dei fiumi, si getta nel mare, laddove, mentre sbarchi una femmina si unisce ad un maschio, là fonda una città; il Dio ti concede la terra ausone.'' (Diodoro, XIII, 23) {{NDR|l'autore riporta il mitologico responso dell'Oracolo di Delfi sulla fondazione della città.}}