Norberto Bobbio: differenze tra le versioni

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*Se è vero che il fine giustifica i mezzi<ref>Motto erroneamente attribuito a [[Niccolò Machiavelli]].</ref>, ne discende che il non raggiungimento del fine non consente più di giustificarli. (citato in ''Libero'', 22 giugno 2003, p. 7)
*La speranza è una virtù teologica. Quando Kant afferma che uno dei tre grandi problemi della filosofia è "che cosa debbo sperare", si riferisce con questa domanda al problema religioso. Le virtù del [[laico]] sono altre: il rigore critico, il dubbio metodico, la [[moderazione]], il non prevaricare, la tolleranza, il rispetto delle idee altrui, virtù mondane e civili. (da ''De senectute'', Einaudi, Torino 1996)
*Mi pare, del resto, che l'atteggiamento [[Pessimismo|pessimistico]] si addica di più che non quello [[Ottimismo|ottimistico]] all'uomo di ragione. L'ottimismo comporta pur sempre una certa dose di infatuazione, e l'uomo di ragione non dovrebbe essere infatuato. […] E poi il pessimista non raffrena l'operosità, anzi la rende più tesa e diritta allo scopo. Tra l'ottimista che ha per massima: "Non muoverti, vedrai che tutto si accomoda", e il pessimista replicante: "Fa' d'ogni modo quel che devi, anche se le cose andranno di male in peggio", preferisco il secondo. (da ''Politica e cultura'', Einaudi 2005, pp. 169-70)
*Non ho nessuna [[speranza]]. In quanto laico, vivo in un mondo in cui è sconosciuta la dimensione della speranza. (da ''De senectute'')
*Qualche volta è accaduto che un granello di sabbia sollevato dal vento abbia fermato una macchina. Anche se ci fosse un miliardesimo di miliardesimo di probabilità che il granello, sollevato dal vento, vada a finire nel più delicato degli ingranaggi per arrestarne il movimento, la macchina che stiamo costruendo è troppo mostruosa perché non valga la pena di sfidare il destino. (da ''Il problema della guerra e le vie della pace'')