Antonio Cistellini: differenze tra le versioni
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'''Padre Antonio Cistellini''' (1905
==''Il Padre dei "buoni fanciulli" ''==
===[[Incipit]]===
La visuale che s'apriva da S. Zeno in monte, per il piccolo prete veronese che ne aveva fatto una «terra santa e benedetta», abbracciava il mondo sconfinato intero delle anime, in cerchio via via più dilatato, per oltre i confini della Sua incantevole città. Ma erano soprattutto i giovani, i fanciulli, e, fra loro, quelli che per essere più infelici - orfani, abbandonati, minorati - erano per definizione i «buoni fanciulli», coloro che stavano al centro di tutte le attenzioni e sollecitudini di quella grande anima di educatore che fu Don [[Giovanni Calabria]].<br>Tutta la sua vita - un ampio arco di ottantun
===Citazioni===
*L'umile prete di scarso ingegno era diventato [...] il più illuminato consigliere spirituale della sua città, il confidente dei vescovi, dei sacerdoti, dei chierici, ai quali ultimi poi si volgeva la sua particolare attenzione, che lo faceva provvidenziale raccoglitore e distributore di vocazioni per le diocesi più bisognose.
*Per chi ha responsabilità educativa, o ha compiti formativi di giovani vite, la figura di Don Giovanni Calabria si presenta - nel mondo degli educatori - fra le più illuminanti e
*Egli, che non pretese d'aver formule pedagogiche rare, riuscì, con l'intuizione dei santi, a essere un autentico maestro d'anime, un conoscitore di cuori, un formatore di coscienze.
{{NDR|Antonio Cistellini, ''Il Padre dei "buoni fanciulli" '', ''Scuola Italiana Moderna'', n. 15, gennaio 1961, Società Editrice «La Scuola», Brescia}}
[[Categoria:Scrittori italiani|Cistellini, Antonio]]
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