Alain de Botton: differenze tra le versioni
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*A ciascun edificio chiediamo non soltanto che assolva a una certa funzione, ma anche che abbia un certo aspetto e contribuisca a creare una precisa atmosfera: di religiosità o di cultura, di semplicità o di modernità, di lavoro o di vita familiare. Magari pretendiamo che ci trasmetta sicurezza o entusiasmo, armonia o morigeratezza. Magari speriamo che stabilisca un legame con il passato o simboleggi il futuro e ci lamenteremmo, come ci lamentiamo per un bagno che funziona male, se questo secondo livello espressivo ed estetico della funzione venisse ignorato. (p. 60)
*Bisogna riconoscere che è impossibile e vergognoso, oltre che poco democratico, definire che cosa sia bello. (p. 69)
*(
*Qualsiasi oggetto di design trasmette un'idea degli atteggiamenti psicologici e morali che rappresenta. (
*Dire che un edificio è bello (...) rivela più di una pura e semplice passione estetica; implica un’attrazione verso il particolare stile di vita che l’edificio incoraggia attraverso il tetto, le maniglie, le finestre, le scale, gli arredi. Se percepiamo la bellezza è segno che ci siamo imbattuti in una traduzione pratica di certe nostre idee sulla vita. (p. 70)
*(...) il dono degli scultori più dotati è di insegnarci che le grandi idee sull’intelligenza o sulla dolcezza, sulla giovinezza o sulla serenità possono essere comunicate, oltre che a parole o con sembianze umane o animali, con pezzi di legno e di corda o tramite marchingegni di gesso e metallo. Usando il loro particolare linguaggio dissociato, le grandi sculture astratte sono riuscite a parlarci dei temi importanti della vita. (p. 79)
==''Esercizi d'amore''==
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