Christian De Sica: differenze tra le versioni

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*[[Napoli]] [...] è l'unica città dove le persone ti salutano ancora con il "buongiorno" e non con un laconico "notte" o "giorno".
*I nostri divi erano persone semplicissime, non era come in [[Stati Uniti d'America|America]] che per parlare con uno di loro dovevi prima passare per agenti e segretarie. Quando volevo telefonare ad [[Alberto Sordi]] o a [[Peppino De Filippo]] componevo il loro numero telefonico e parlavo direttamente con loro. In [[Italia]], adesso, i divi sono quelli che fanno i reality o i calciatori. Il divismo è finito negli Anni Cinquanta e nacque dopo la guerra perché c'era la fame e la gente voleva sognare un mondo che non era la realtà. C'era un'ingenuità diversa da oggi.
*Mio padre è un maestomaestro, io sono un pittore della domenica. Non è vero che lo imito anche perché il mio modello è Sordi e come lui ho incarnato in tutti questi anni il ruolo dell'italiano imbroglione, del palazzinaro ed ho reso simpatiche dei personaggi tremendi mettendo in scena le loro debolezze.
*Mio padre mi ha sempre insegnato un grande rispetto per gli addetti ai lavori e per tutti quelli che lavoravano nel cinema e mi diceva sempre: "Il nostro è un mestiere fatto sull'acqua". [[Roberto Rossellini|Rossellini]], invece, non amava gli attori e mi diceva continuamente: "Ma perché non te ne vai a Houston a studiare, perché non fai l'università?".