Mario Stefanile: differenze tra le versioni

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Citazioni su
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{{NDR|Mario Stefanile, da una prefazione a ''Mostra di dipinti di Sara Giusti'', Napoli 1950.}}
 
==Citazioni su Mario Stefanile==
*Lettera aperta a Mario Stefanile<br>''Caro Mario<br>lettera e non introduzione. Scrivo a te, timoroso del giudizio, come ad ogni amico campano.<br>Timoroso (forse – amo la fazione, non ho pregiudizio – la prima volta) del vostro amore che, senza misure, ha il pregio di millenaria giovinezza.<br>Strade ne ho corse tante, battuto borghi e vigneti, bevuto vini, assaporato cibi, concupito femmine e chiese, palazzi, luoghi. Mai avevo, così immediato, subìto il fascino di gente e «cose». Mai delirato sùbito per la bellezza esecrata l'idiozia.<br>Maggiaiuola la «mia» guida alla «tua» terra, avrei voluto ricordare solo antico canto:<br>song' asciute 'i rose 'e maggio<br>song' asciute 'i primmavera. [...]<br>Ti ho visto attento al bicchiere, pronto a cogliere di vino fortunato intime le suggestioni; lo ami, ne ascolti l'anima.<br>Gridala, falla gridare sui giornali, l'anima sconosciuta del Fiano di Lapio, dell'Olivella di Carbonara, del Conca, del'Aglianico di Castelpoto, dell'Ogliastro, della Barbera e del Moscato d'Acquara, dei cento e cento altri solo vogliosi d'essere scoperti e goduti.<br>Denunciala la turpe legge che mette fuori giuoco quel mio vino allegro, giovane, brioso, l'Asprino; vino minorenne, vino femmina, lo baci, la baci, ci perdi la testa. ([[Luigi Veronelli]])
 
 
[[Categoria:Scrittori italiani|Stefanile, Mario]]