Richard Powell: differenze tra le versioni

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incipit, citazioni
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==[[Incipit]] di ''Vacanze matte''==
'''S'''e papà stava attento a quel che diceva il cartello tutta questa [[storia]] non succedeva. Il cartello era sullo steccato di sbarramento di una strada che s'allontanava ad angolo da quella dove stavamo marciando, e diceva: ASSOLUTAMENTE VIETATO IL TRANSITO AL PUBBLICO. Ma dopo tanti anni che prendeva l'indennità di disoccupazione e l'assistenza per i figli a carico e tutta quell'altra roba papà mica si considerava Il Pubblico.<br>La sua [[idea]] era d'essere più o meno una parte del governo, per via che ci lavorava insieme da tanto. Il governo gli dava una mano e lui faceva del suo meglio per dar da fare al governo e così renderlo felice. Non potevano fare a meno l'uno dell'altro insomma, e a dire la verità credo che se non era per papà un sacco di statali potevano far fagotto e tronarsene a casa.
 
==''L'uomo di Filadelfia''==
===[[Incipit]]===
Scese lentamente dalla camera da letto col sangue che gli martellava il cranio come un percussore automatico. Si era sempre imposto, tuttavia, di non lasciar vedere all'esterno ciò che lo turbava internamente e s'incollò un sorriso in faccia mentre entrava in biblioteca. Si lasciò andare sulla sedia con un sospiro di sollievo. La nostra scrivania è come una fortezza che ci protegge dal mondo estraneo e talvolta ostile. Dovendo affrontare qualcuno è sempre un errore condurre l'attacco nel suo ufficio; meglio attirarlo nel proprio, dove l'altro non si sentirà sicuro di sé.
===Citazioni===
*Le parole perdono la loro forza specie quando non hanno una buona radice latina. (p. 71)
 
==Bibliografia==
* Richard Powell, ''Vacanze matte'', (''Pioneer, Go Home!'', 1959), traduzione di Carlo Rossi Fantonetti, Garzanti, Milano 1966.
* Richard Powell, , ''L'uomo di Filadelfia''(''The Philadelphian''), traduzione di Raoul Soderini, Garzanti, Milano 1963.
 
[[Categoria:Scrittori statunitensi|Powell, Richard]]