Giulio Cesare Croce: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
Riga 4:
*A chi la va bene, par savio.
*Chi è scottato dalla minestra calda soffia sulla fredda.
*Chi guarda fisso nel [[sole]] e non strenuta, guàrdati da quello.
*Chi non ha del suo non può darne ad altri.
*Chi numera gli anni fa conto con la [[morte]].
Line 11 ⟶ 10:
*Non deve cercar di legarsi colui che si trova in libertà.
*Non viene ingannato se non chi si fida.
*Chi è uso alle rape non vada ai pasticci<ref>Cibi raffinati e sofisticati.</ref>.
*Chi è uso alla zappa non pigli la lancia.
*Chi è uso al campo non vada alla corte.
*Chi vincerà il suo appetito sarà un gran capitano.
*Chi non mangia da tutte due le bande<ref>Con ambedue le mani.</ref>, non è buona simia.<ref>Scimmia.</ref>.
*Chi guarda fisso nel [[sole]], e non strenutastranuta, guàrdati da quello.
*Chi ogni dì si veste di nuovo, grida ognor con il sartore.
*Chi lascia stare i fatti suoi per fare quelli d'altri, ha poco senno.
*Chi vuole salutare ognuno frusta<ref>Logora, consuma.</ref> presto la berretta.
*Chi batte la moglie dà da mormorare ai vicini.
*Chi misura il suo stato non sarà mai mendico.
*Chi gratta la rogna d'altri, la sua rinfresca.
*Chi promette nel bosco, deve osservare la parola nella città.
*Chi ha paura degli uccelli, non semini il miglio.
*Chi sarà come il riccio, starà sempre sicuro in casa.
*Chi va in viaggio porti il pane in seno e il bastone in mano.
*Chi crede ai sogni fonda i suoi pensieri nella nebbia.
*Chi pone la sua speranza in terra, si discosta dal cielo.
*Chi è pigro delle mani non vada al tinello<ref>Stanza dove mangiavano i servitori.</ref>.
*Chi ti consiglia in cambio d'aiutarti, non è buon amico.
*Chi castiga la cagna, il cane sta<ref>Stia.</ref> discosto.
*Chi invita la formica d'estate, non va per pane in presto il verno<ref>In prestito durante l'inverno.</ref>.
*Chi tira il sasso in alto, gli torna a dare sul capo.
*Chi va alla festa e ballar non sa, ingombra il loco e altro non fa.
*Chi vuol moglie per roba, la borsa va a marito.
*Chi dà il maneggio di casa alle donne, ha sempre il filiere<ref>Chiaccherone.</ref> all'uscio.
*Chi non può portar la sua pelle è una trista pecora.
*Chi usa la roba in mala parte, alla morte vede le sue partite.
*Chi loda uno innanzi che l'abbia praticato, spesso si dà delle mentite a se stesso.
*Chi dà pane ai cani d'altri, spesso vien latrato dai suoi.
*Chi non dà la sua mercede all'operaio non ha dell'uomo giusto.
*Chi mangia a gusto d'altri non mangia mai cosa gli faccia pro.
*Chi si intende di saper nulla, quello è più sapiente degli altri.
*Chi vuol correggere altrui, diasi buon esempio a se medesimo.
*Chi fugge le volontà terrene mangia frutti celesti.
*Chi si trova senza amici è come corpo senza anima.
*Chi manda la sua lingua avanti del pensiero non ha del saggio.
*Chi all'uscir di casa pensa quello che ha da fare, quando torna ha finito l'opera.
*Chi dà presto quello che promette, dà due volte.
*Chi pecca, e fa peccare altrui, ha da far due penitenze in una volta.
*Chi a se stesso non è buono, manco può esser buono per altri.
*Chi vuol seguir la virtù, bisogna scacciare il vizio.
*Chi domanda quello che non spera d'avere, a se stesso nega la grazia.
*Chi ha buon vino in casa, ha sempre i fiaschi alla porta.
*Chi elegge<ref>Sceglie.</ref> l'armi vuol combattere con vantaggio.
*Chi naviga nel mar delle sensualità si sbarca al porto delle miserie.
*Chi del ben d'altri si attrista, altri ride del suo male.
*Chi ti lecca dinnanzi, ti morde di dietro.
*Chi sta in sospetto, vada a buon'ora a letto.
*Chi ha la virtù per guida va sicuro al suo viaggio.
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti==