Francis Scott Fitzgerald: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*Vi era anche una strana tendenza alla debolezza ad attraversare la sua costruzione... una frase rozza uscita dalle labbra di un ragazzo maggiore di lui (i ragazzi maggiori di lui di solito lo detestavano) poteva fargli perdere l'equilibrio e precipitarlo in una ipersensibilità sdegnosa, o in una timidezza stupita...
Era schiavo dei propri umori e sentiva che pur essendo capace di temerarietà e di audacia
non possedeva nè coraggio nè perseveranza nè dignità.
La vanità, temperata dal sospetto se non dalla nozione di sè, il senso che la gente fosse costituita da tanti automi al suo volere, il desiderio di "passare avanti" al maggior numero possibile di ragazzi e giungere a una imprecisa cima del mondo... fu questo lo sfondo sul quale Amory entrò nell'adolescenza.
*Quando senti che il tuo tesoro di prestigio e di [[ingegno]] è agganciato, non hai più da preoccuparti di nessuno; puoi facilmente controllarlo. (pag. 122)
*La gente [[egoismo|egoista]] è terribilmente capace di grandi [[amore|amori]]. (pag. 213)
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*Per tenere un [[uomo]], la donna deve rivolgersi a quanto c'è di peggio in lui. (p. 281)
*La [[vita]] era un pasticcio della malora... Una partitia di rugby con tutti fuori [[gioco]] e senza [[arbitro]]:ognuno persuaso che l'arbitro sarebbe stato dalla sua parte. (pag. 303)
*C'era sempre il dolore del ricordo; il rimpianto per la gioventù perduta, eppure... non avrebbe saputo dire perchè la battaglia valeva la pena di essere combattuta... tese le braccia al cielo cristallino, splendente. "Conosco me stesso" esclamò "ma nient'altro!"
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==''Belli e Dannati''==