Karl Jaspers: differenze tra le versioni

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*La [[verità]] è per noi perenne, infinito movimento. [...] Scorgere la verità è la dignità dell'uomo. Solo attraverso la verità diveniamo liberi, e solo la libertà ci rende pronti incondizionatamente per la verità. (da ''Piccola scuola del pensiero filosofico'')
*Lo spirito creativo dell'artista, pur condizionato dall'evolversi di una malattia, è al di là dell'opposizione tra normale e anormale e può essere metaforicamente rappresentato come la perla che nasce dalla malattia della conchiglia: come non si pensa alla malattia della conchiglia ammirandone la perla, così di fronte alla forza vitale dell'opera non pensiamo alla schizofrenia che forse era la condizione della sua nascita. (da ''Genio e follia. Strindbergh, Van Gogh, Swedenborg, Hölderlin'')
*Siccome Dio non può entrare nel divenire, perché non può dover conquistare ancora se stesso, la filosofia, fin dal suo primo apparire, non sarà che l'unione con l'Uno per mezzo del pensiero indagatore dell'uomo che nasce dall'esistenza. Essa è come il gettare un'ancora, ma ciascuno deve farlo per sé, anche il più potente degli uomini non può gettarla per un altro. (Jaspers, ''Vernunft and Existenz'' G. B. Volters, U. M. Groningen, 1933, p. 101 citato in : [[Enzo Paci]], ''Logos'', Vol. II, S. A. Editrice Perrella, 1940)
 
==Senza fonte==