Libero Bovio: differenze tra le versioni

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Riga 3:
==''Don Liberato si spassa''==
===Incipit===
Aggio scritto stu libro addò aggio miso<br>'nzieme a ll'erba selvaggia 'e rrose thè;<br>addò ce stà l'[[inferno]] e 'o [[Paradiso|paraviso]]<br>e addò 'o pezzente è ricco comme 'o [[Re]]
===Citazioni===
*La [[libertà]], dacchè [[mondo]] è mondo, non è servita che a creare delle [[Donna|donne]] libere. (p . 9)
*Gratta la modestia del grande [[uomo]], e verrà fuori la [[vanità]] della sciantosa. (p . 9)
*I bei [[Libro|libri]] non servono che a mettere addosso la [[paura]] di scriverne brutti. (p . 9)
*Spesso fo legare il [[libro]] non potendo legare l'autore. (p . 9)
*La donna che scrive mi dà, quasi sempre, lo stesso fastidio dell'uomo che cucina. (p . 9)
Riga 14:
*Come è facile scrivere difficile, e come è difficile scrivere facile! (p . 10)
*Le descrizioni mi danno fastidio; anche le più belle. Per attraversare « quel ramo del lago di [[Como]] » ci ho impiegato dieci anni. (p . 10)
*[[Arte]] senza [[cuore]]. [[Primavera]] senza [[sole]]. (p . 11)
*Fate tacere i critici per un anno, molto più, poco meno, ed avrete la piena rinascita dell'Arte Italiana. (p . 11)
*Nelle piccole [[Chiesa|chiese]] di campagna, sepolte sotto la [[neve]], trovo sempre [[Dio|Iddio]]. (p . 11)
*Se l'eroismo non contasse [[sacrificio]] sarebbe un affare di ordinaria amministrazione. (p . 11)
*Un giudice senza [[umanità]] è un giudice senza [[giustizia]]. (p . 12)
*La [[povertà]] è il solo lusso delle persone oneste. (p . 12)
*La [[politica]] se non è [[Arte]], è mestiere. (p . 12)
*Si può essere grande poeta senza aver scritto un sol verso. (p . 12)
*Un [[matrimonio]] senza figli non è che un libro con tutti i fogli in bianco. (p . 12)
Riga 26:
*La [[vita]] se non è alimentata dalla fiamma dell'Ideale, è una volgare partita d'introito e di esito. (p . 13)
*La sola [[storia]] vera è quella che noi inventiamo. (p . 13)
*L'[[acqua]] divide gli uomini; il [[vino]] li unisce. (p . 13)
*I figli sono la sicura della rivoltella. (p . 13)
*Quasi sempre si esalta il morto per far dispetto al vivo. (p . 13)
*Il ladro è sempre severo nel giudicare l'altro ladro. (p . 14)
*Il [[pudore]] è l'[[intelligenza]] della donna. (p . 14)
*Gli uomini si [[Amare|amano]], ma sentono il fraterno bisogno di sbranarsi ancora. (p . 14)
*La guerra è il primo passo verso la [[pace]]. (p . 14)
*Non credo che alla [[Verità]] e alla [[Poesia]] della [[terra]]! Ah, se di mio figlio potessi farne un agricoltore! (p . 14)
*La madre è orgogliosa del figlio che è salito in alto, ma darebbe la vita pervitaper l'altro: per il figlio senza [[fortuna]]. (p . 16)
*È ingiustizia dire di un uomo cattivo: ha il cuore di un cane; sarebbe assai più giusto, invece, dire di un cane: ha il cuore di un uomo. (p . 16)
*La [[bontà]] è quasi sempre un gesto letterario; la cattiveria è un sentimento umano. (p . 17)
*La più grande [[gioia]] dell'uomo dovrebbe essere quella di donare. Ma, purtroppo, chi vorrebbe non può, e chi potrebbe, non vuole. (p. 36)
 
{{NDR|Libero Bovio, ''Don Liberato si spassa'', I Prismi, Edizioni de Il Mattino, 1996.}}