Cesare Mori: differenze tra le versioni
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'''Cesare Mori''' (1871-1942) fu un prefetto italiano che operò prima e durante il Fascismo. Per la sua energica lotta contro la Mafia fu soprannominato il '''Prefetto di Ferro'''.
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*La mitezza ringalluzzisce i criminali, la severità frena.
===Dai manoscritti di Cesare Mori conservati presso l'Archivio di Stato di Pavia===
*La inazione è uno dei mezzi d'azione più pericolosi.
*La mafia è una vecchia puttana che ama strofinarsi cerimoniosamente alle Autorità per adularle, circuirle e...incastrarle.
*La mafia non carezzata dall'Autorità, anzi bersagliata da essa, è simile a una pianta priva di luce: intristisce e muore.
*Chi sollecita il vostro perdono mira soprattutto a disarmare il vostro spirito ed a sopire la vostra diffidenza per colpire ancora meglio.
*Non si deve temere la guerra, la si deve odiare.
*Solamente Iddio ha diritto di dimenticare. Gli uomini hanno il dovere di ricordare.
*La disonestà è il più breve cammino tra due punti.
*Il suicidio non è che una scorciatoia.
*Nessuno ha ancora capito se la morte sia un punto o una virgola.
*Ci vuole indubbiamente più coraggio ad affrontare la vita che ad affrontare la morte.
*L'ingratitudine è un modo come un altro per pagare i debiti. Ed è il preferito perchè costa meno.
*La burocrazia è la scienza dell'intercapedine.
===Riportata in una segnalazione dell'OVRA conservata tra le carte del Duce all'Archivio di Stato===
*Quel coglione non ha capito che ha perduto la guerra prima di cominciarla. (''
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