William Gibson: differenze tra le versioni

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bibliografia
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'''William Ford Gibson''' (1948 – vivente), scrittore canadese di origine statunitense.
 
* C'è una bambina che sta male nella mia casa. Sento che il dado è stato gettato, per il suo vestito insanguinato. Molte sono le mani che scavano la sua fossa questa notte, e anche le tue. I nemici pregano per la tua morte, mercenario. Pregano fino a sudare. Le loro preghiere sono un fiume di febbre. (da ''Giù nel Cyberspazio'') {{da controllare|mancano le indicazioni bibliografiche complete}}
 
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
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Evolutosi per tener testa a sgomitate alle sproporzionate borse della spesa di Ginza e alle spietate valigette, Yamazaki e il suo piccolo fardello di informazioni scendono nelle profondità al neon. Verso un ramo tributario di quiete relativa, un corridoio piastrellato che mette in comunicazione due scale mobili parallele.
 
{{NDR|William Gibson – ''Aidoru'' – Mondadori, traduzione di Daniele Brolli}}
 
===''Aidoru''===
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– Davvero? – chiese Laney, dando corda a Rydell, come se uno come lui fosse davvero in grado di procurargli un lavoro.
 
{{NDR|William Gibson – ''Aidoru'' – Mondadori, traduzione di Delio Zinoni}}
 
===''Neuromante''===
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– Non è com'ero abituato. – Case lo senti dire da qualcuno, mentre si faceva largo tra la calca, a gomitate, per infilarsi nella porta dello Chat. – È come se all'improvviso il mio corpo fosse affamato di droga, affamato da morire. – Era la voce d'uno di quei disperati che pullulavano abitualmente in quei quartieri multiformi e caotici chiamati in gergo «Sprawl». Il Chatsubo era un bar per espatriati professionisti: potevate berci per un'intera settimana senza mai sentire due sole parole in giapponese.
 
{{NDR|William Gibson – ''Neuromante'' – Nord, Milano, traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli}}
 
 
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Misero un segugio esplosivo sulle trcce di Turne a Nuov Delhi, sintonizzato sui suoi feromoni e sul colore dei capelli. Lo raggiunse in una strada chiamata Chandni Chauk, e si lanciò verso l BMW noleggiata, fra una selva di gambe nude e brune e ruote di tassì a pedale. Il nucleo er costituito d un chilogrammo di esogene ricristallizato e TNT in scaglie.<br/> Turner non lo vide arrivare. L'ultima cosa che vide dell'[[India]] fu la facciata rosa di un posto che si chiamava Khush-Oil Hotel.
 
 
{{NDR|William Gibson – ''Giù nel cyberspazio'' (1986), traduzione di Delio Zinoni, Mondadori, 1994. ISBN 8804403683 }}
 
 
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Il fantasma era un dono d'addio di suo padre, portatole da un segretario vestito di nero nella sala delle partenze di Narita. <br/> Durante le prime due ore di volo verso [[Londra]], restò come dimenticato nella sua borsa. Era un oggetto liscio e scuro di forma allungata; un lato portava impresso l'onnipresente logo della Maas-Neotek, l'altro, invece, era curvo, per adattarsi al palmo della mano.
 
 
{{NDR|William Gibson – ''Monna Lisa cyberpunk'' (1988), traduzione di Marco Pensante, Mondadori, 1991}}
 
==[[Film]]==
*''[[Johnny Mnemonic]]'' (1995) – Sceneggiatura
 
==Bibliografia==
*William Gibson, ''America Acropolis'' (1999), traduzione di Daniele Brolli, Mondadori, 2000. ISBN 8804479426
{{NDR|*William Gibson, ''Aidoru'' – Mondadori, traduzione di DanieleDelio Brolli}}Zinoni, Mondadori.
{{NDR|*William Gibson, ''Neuromante'' – Nord, Milano, traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli}}, Edizioni Nord, Milano
{{NDR|*William Gibson, ''Giù nel cyberspazio'' (1986), traduzione di Delio Zinoni, Mondadori, 1994. ISBN 8804403683 }}
{{NDR|*William Gibson, ''Monna Lisa cyberpunk'' (1988), traduzione di Marco Pensante, Mondadori, 1991}}.
 
 
== Altri progetti==