Mario Rapisardi: differenze tra le versioni

poeta italiano (1844-1912)
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Versione delle 17:58, 28 set 2007

Mario Rapisardi (Catania, 25 febbraio 1844 – Catania, 4 gennaio 1912) è stato un poeta italiano.

  • "Ho creduto e crederò sino allultimo istante che flagellare i malvagi e smascherare gli ipocriti sia opera generosa e dovere massimo di scrittore civile."
  • « Mario Rapisardi non iscrive nei giornali; non accetta nomine accademiche,

né candidature politiche ed amministrative; non vuol essere aggregato a nessun sodalizio; non ha tempo di leggere tutti i libri che gli mandano, molto meno i manoscritti; né di rispondere a tutti coloro che gli scrivano. E di ciò chiede venia ai discreti. »

  • « Amate la verità più della gloria, più della pace, più della vita. Fate di essa la vostra spada e il vostro scudo. »
  • « Senza pianto una zolla e senza fiori / Terrà chi invan sfidò numi e tiranni. »
  • « E se alle vostre piccolette gare / agli odi vostri, alme rissose, io penso / più che di sdegno di pietà sorrido »
  • Egli pensava che la scuola è un istituto di massima importanza nella vita pubblica, che essa deve essere fucina di valori morali e palestra di educazione delle giovani generazioni, riteneva che la scuola non può essere estranea alla vita, se di essa non si vuol fare un esercizio di espiazione ovvero un museo di fossili.
  • Odia i luoghi comuni la contessa : / Come fa dunque a non odiar sè stessa?
  • Giovincelli,/ Saccentelli,/ Finocchielli,/ Nati apposta per rompere i corbelli./ Li sprezzi e ridi ?/ Metton fuor li ugnelli./ Lor mostri i denti o i dindi ?/ Eccoli agnelli.
  • Tu scrivi che il Carducci è un'ardua quercia / Che i fruttiferi rami all'aria spande..../ E chi tel può negare, anima lercia, / Se ingrassato ti sei con le sue ghiande ?
  • Chi piaggia il vulgo reo, de' buoni a danno, / Servo è che aspira a diventar tiranno.
  • Popol, che per amor d'ozio e di pane / Tien fede all'oppressore, è popol cane.
  • Son broda i versi tuoi, bofonchia Ciacco / E nel vin tuffa il grifo impertinente. / Ma se tu ancor ne brontoli, o vigliacco, / Ben deve la mia broda esser bollente.
  • " Poeta e propugnatore - Mario Rapisardi - accolse nell'animo - espresse nel verso - i teneri e gli eroici affetti - le aspirazioni e i voti - della premente umanità - le angosce dell'inscrutabile - la religione suprema - del Tutto vivente. - Flagellatore imperterrito - di ingiustizia di viltà di menzogna - visse intemerato - morì da forte - esempio rimprovero ammonimento - a contemporanei ed a posteri ..."Arturo Graf
  • .."Quando un ordinamento sociale, esaurite le sue forze, e dato quanto di meglio potea, non risponde più ai suoi fini, ogni nobile attività dell'uomo deve essere rivolta ad affrettarne la totale rovina, a sgombrare e preparare il campo alle nuove idee...."
  • Ti rapirò dove dal sen si sferra / Selvatico cavallo il genio mio, / Dove col mondo e la fortuna in guerra / Sorgo fra i lampi e sfido a morte Iddio.
  • O fausto giorno / Che consentisti di venirmi a fianco! / Per incanto d'amor, giovine torno.
  • « La bellezza fisica della donna è uno dei più generosi spettacoli che la natura concede ai mortali, sempre deliranti fra il dolore e la morte ».
  • O caste fogne,o verecondi truogoli / L'Arte è raggio di sol che non s'impegola / Il Ver non ama ambagi ed arzigogoli
  • I cessi catanesi in giubba e in guanti / Mi sfiatan contro il lor giudizio. Ahimè ! / Io faccio uso di disinfettanti, / E il lor giudizio non arriva a me.
  • « Al poeta della libertà e della giustizia, al flagellatore degli ipocriti, dei venduti e degli sfruttatori della patria, manda un evviva con ammirazione d'artista, con gratitudine di cittadino e con affetto d'amico, E. De Amicis ».
  • « Mario Rapigardi è, nell'Italia presente, il solo poeta che abbia saputo accogliere in versi di altissimo suono e di tempra incorruttibile il grido dei tempi nuovi».Arturo Graf
  • « I moti dei Fasci sono per noi come una propaggine del moto del 1860, inteso come " rivoluzione incompiuta".  »


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