Michele Serra: differenze tra le versioni

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*{{NDR|A proposito del commento di [[Silvio Berlusconi]] sulla vittoria di [[Barack Obama]]}} Io credo che sarebbe ora di dire che è semplicemente uno sciocco. Ecco, più che puntare sul, come dire... sull'allarme istituzionale, la repubblica in crisi... Ecco cominciare a dire quello che poi appare abbastanza evidente: che è un uomo abbastanza sciocco e dice spesso cose molto sciocche, e forse è stato sopravvalutato anche dai suoi avversari. Dopo di che le polemiche, insomma, è persino inutile farle. Insomma... si prende atto, si constata, si fa un sorrisetto purtroppo di sufficienza. Ecco perché la cosa triste è che si è costretti a fare un sorrisetto di sufficienza su quanto dice e fa, insomma, il primo degli italiani, escluso il capo dello dello stato, cioè il capo del governo. Piuttosto penoso, ecco... Penoso e sconsolante. Fa il commento più sciocco, non voglio neanche dire che sia una gaffe: è il commento più frivolo, più superficiale, meno colto, meno politico, meno serio. È come... come quando fa le corna nelle fotografie di gruppo, è una persona che non è all'altezza di rappresentare un paese: ma non l'[[Italia]], qualunque paese. E dispiace, insomma, che dire? Cioè, non è neanche una cosa da dire con veemenza, la si dice con... con malinconia profonda a questo punto; però, insomma, non è una novità, dovremmo esserci abituati. Ma ne dirà un'infinità ancora di cose del genere, perché purtroppo il livello è quello: è una persona di basso livello intellettuale. Questa è la mia opinione.<ref>Audio disponibile su''[http://tv.repubblica.it/piu-votati/settimana/serra-berlusconi-e-uno-sciocco/26081?video Repubblica.it]'', 6 novembre 2008.</ref>
*L'Italia entra nel Duemila ancora in attesa del suo Settecento.<ref>Da ''Che tempo fa'', Feltrinelli Editore, 1999.</ref>
*La forza dei veri artisti si vede anche dalla fortuna di dare piacere e fare compagnia anche dopo che se ne sono andati. In Italia è accaduto solo per [[Fabrizio De André|De André]] e [[Giorgio Gaber|Gaber]], attorno ai quali ci si ritrova in tanti, senza mai meravigliarsi che nel novero degli amici ci siano persone estremamente difformi per idee politiche e calibro culturale, senza nessuna necessità di dover giustificare differenti punti di partenza.<ref name="Pedrinelli">''Al sicuro dalla banalità''; in ''Gaber, Giorgio, il Signor G. Raccontato da intellettuali, amici, artisti'', a cura di Andrea Pedrinelli, Kowalski, Milano, 2008, p. 119. ISBN 978-88-7496-754-4</ref>
*La Prima Repubblica cercava di usare le posate a tavola. Questi mangiano con le mani, e ruttano con soddisfazione.<ref name=donciottipd>Da ''[http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/19/%E2%80%9Cfa-piu-politica-don-ciotti-in-un-giorno-che-il-pd-in-un-anno%E2%80%9D/62197/ "Fa più politica don Ciotti in un giorno che il Pd in un anno"]'', ''il Fatto Quotidiano.it'', 19 settembre 2010.</ref>
*La [[Sinistra in Italia|sinistra italiana]] si ritrova con gli stessi voti dai tempi di Giuseppe Mazzini. Il vero talento consiste nel ripartirli tra liste ogni volta differenti. È come spostare i vecchi mobili di casa una volta all'anno, per avere una inebriante sensazione di novità pur vivendo da sempre nello stesso trilocale ereditato dal nonno.<ref>Da ''L'Espresso'', n. 25, 2004.</ref>
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*C’è del buono, in quanto è accaduto {{NDR|assalto e occupazione di [[Capitol Hill]]}}. Il buono è che la destra, non solo americana, sarà costretta a scegliere se stare con i nazisti dell’Illinois (il cui messia è [[Donald Trump|Trump]], il cui movente è Trump) e mettere gli scarponi sul tavolo del Congresso. Oppure, essere parte del Congresso. (8 gennaio 2021)
*Si leggeva [[Corrado Augias|Augias]] con la sicurezza di ritrovare, sempre, quella misura, quella ostinata difesa della [[Repubblica]] (l'istituzione, ma anche il [[La Repubblica (giornale)|giornale]], ''nomen omen''...) come solo, vero territorio comune di tutte le persone di buona volontà. Leggendo Corrado si sentiva Parigi e si sentiva la ''Republique''. (28 febbraio 2021)
*{{NDR|Dopo la vittoria italiana dei Campionati Europei di calcio del 11/7/2021}} Se ci ricordiamo tutti di "un uomo solo è al comando, il suo nome è [[Fausto Coppi]]", è perché è una frase epica, secca, semplice, ingigantita dalla purezza della radio. L'alluvione di parole inutili di queste ore scomparirà, nel tempo, come vapore. Resteranno i gol, le parate, il gioco. (13 luglio 2021)
 
==''Ognuno potrebbe''==