Charles Langbridge Morgan: differenze tra le versioni
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===Citazioni===
*S'inganna chi crede che l'opera dell'artista altro non sia se non un concetto superiormente organizzato di verità già accessibili sotto una forma diversa, e che l'artista non sia apportatore di nuova verità ma interprete dell' ''aurea mediocritas''. L'[[arte]] è un vangelo di realtà che non può esprimersi in altri termini. In tal senso l'artista è un messaggero degli dei, e per tale ragione non può spiegare il loro messaggio in una lingua che non sia la sua. Sostenere che, non sapendo interpretare il loro pensiero, egli non l'abbia capito, o non si sia mai trovato in loro compagnia, significa ammettere che nulla sia reale se non ciò che può essere espresso nel linguaggio di uomini estranei all'arte. Significa ripudiare l'
{{NDR|Charles Morgan, ''Ritratto in uno specchio'' (''Portrait in a Mirror'', 1929), traduzione di Alessandra Scalero, Arnoldo Mondadori Editore, 1979.}}
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*Lei crede forse che l'Onnipotente dia a ognuno il suo, creando un nuovo Adamo e una nuova Eva ogni trent'anni? (p. 34)
*È sempre difficile sapere quando e in virtù di quale stimolo un sospetto si è offerto per la prima volta alla mente. (p. 68)
*L'[[immaginazione]] consiste nel vedere le cose come sono realmente, nella loro vera essenza, non quali appaiono essere. È il supremo realismo dello spirito. Il paradosso è che l'amore è sua causa ed effetto. (p. 118)
*Coloro che amano dovrebbero stare spesso silenziosi. (p. 124-125)
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