Jovanotti: differenze tra le versioni

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*Finalmente sono riuscito ad andarlo a vedere live. L'album nuovo {{NDR|''[[Caparezza#Prisoner 709|Prisoner 709]]''}} di [[Caparezza]] è un grande lavoro e porta un giro un live che non assomiglia a niente. Questa sua prigione libera chi ci entra.<ref>Da un [https://www.instagram.com/p/Bb5M3HahhwW/ post] del 25 novembre 2017 su ''Instagram.com''.</ref>
*La compressione non è una degenerazione del suono, la compressione è un adattamento del suono ai tempi che si vivono, è un adattamento alla cultura del proprio tempo. È come pensare che leggere l'[[Odissea]] su un tablet tolga qualcosa all'Odissea. È un pensiero che non tiene conto neanche della bellezza dell'Odissea.<ref>Visibile al minuto 02:50 in ''[http://www.wired.it/tv/jovanotti-musica-vs-tecnologia-10-tappe-cambiato-creativita/ Jovanotti: musica VS tecnologia. Le 10 tappe che hanno cambiato la creatività]'', ''Wired'' Italia, 2 marzo 2015.</ref>
*Ma [[Giorgio Gaber|Gaber]] è un po' come [[Dante Alighieri|Dante]], ci parla di gente della sua epoca senza che nessuno senta l'esigenza di cambiarne un verso. Anzi: si ha uno stimolo in più per conoscere il passato, senza che il senso del testo perda d'attualità. [...] Gaber va conosciuto soprattutto perché era libero. E le scelte di libertà artisticamente sono sempre premianti. Se sei libero migliori proprio il tuo "prodotto", la tua arte. E oggi, in un mondo in cui si vende sempre a un prezzo inferiore a quanto si vale, l'idea che un artista abbia fatto un percorso tanto coraggioso mantenendo sempre un livello altissimo di qualità e raggiungendo anche vette da catena dell'Himalaia, be', questo è un insegnamento assoluto. Fa capire dove si può arrivare, con le parole, se usate con rigore.<ref>CitatoJovanotti, ''L'insegnamento assoluto''; in ''Gaber, Giorgio, il Signor G. Raccontato da intellettuali, amici, artisti'', a cura di Andrea Pedrinelli, Kowalski, Milano, 2008, p. 80. ISBN 978-88-7496-754-4</ref>
*Nel nome c'è sempre il nostro destino. [[Rino Gaetano]] si chiama con due nomi propri: Rino e Gaetano. Quando ci si rivolge a qualcuno chiamandolo con il suo nome proprio è perché ci si conosce, perché è un amico. Lui ne ha addirittura due [...] Rino e Gaetano, uno allegro e uno triste, uno studioso e uno che finisce dietro alla lavagna, uno tenero e uno sarcastico, uno impegnato e uno che se ne frega. Due fratelli, due figli unici come siamo un po' tutti. Unico.<ref>Dal [https://skydrive.live.com/?cid=8304688d9d5ba48c&id=8304688D9D5BA48C!2409#cid=8304688D9D5BA48C&id=8304688D9D5BA48C!2420 libretto] della raccolta ''E cantavo le canzoni'', RCA Italiana, 27 luglio 2010; citato in ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/07/23/inedito-rino-gaetano-con-gli-omaggi-di.html Inedito Rino Gaetano con gli omaggi di Arbore e Jovanotti]'', ''la Repubblica'', 23 luglio 2010.</ref>
*Ricordo tutto. I sanremi, il cilindro e la maglietta a righe, il cappello da esploratore. Io amo i cappelli e forse è colpa sua.<ref>Dal [https://skydrive.live.com/?cid=8304688d9d5ba48c&id=8304688D9D5BA48C!2409#cid=8304688D9D5BA48C&id=8304688D9D5BA48C!2420 libretto] della raccolta ''E cantavo le canzoni'', RCA Italiana, 27 luglio 2010; citato in Stefania Ulivi, ''[http://www.corriere.it/spettacoli/10_luglio_22/inedito-rino-gaetano-ulivi_b90b68f8-9572-11df-91c3-00144f02aabe.shtml Ciao Charlie, l'inedito di Rino Gaetano]'', ''Corriere.it'', 22 luglio 2010.</ref>