Daniel Defoe: differenze tra le versioni

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===Citazioni su ''Robinson Crusoe''===
*Il vero simbolo della conquista {{sic|brittannica}} è Robinson Crusoe il quale, naufragato {{sic|sur}} un'isola solitaria, con in tasca un coltello ed una pipa diventa architetto, falegname, arrotino, astronomo, prestinajo, costruttore navale, figulo, bastajo, agricoltore, sarto, ombrellajo e chierico. Egli è il vero prototipo del colonizzatore {{sic|brittanico}} come Venerdì (il fedele selvatico che vi giunge in un giorno infausto) è il simbolo delle razze assoggettate. Tutta l'anima anglosassone è in Crusoe: l'indipendenza virile, la crudeltà inconscia, la persistenza, l'intelligenza tardiva eppur efficace, l'apatia sessuale, la religiosità pratica e ben librata, la taciturnità calcolatrice. Chi rilegga questo semplice e commovente libro alla luce della storia susseguente non può non subirne l'incanto fatidico. ([[James Joyce]])
*Non è un libro riuscito perché spaccato a metà tra la storia d'avventura e la storia del lavoro incessante sull'isola. Ma il fatto che i due racconti non riescano davvero a fondersi ci dice quanto nella figura del [[Borghesia|borghese]] questi due lati siano importanti ma inconciliabili. L'inclinazione avventurosa e la passione per la regolarità ovvero l'etica del lavoro razionale. ([[Franco Moretti]])
*Robinson Crusoe (1718) è il naufrago per eccellenza: ma nell' isola ritrova se stesso. ([[Richard Newbury]])