Adriano Sofri: differenze tra le versioni

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*Da noi esiste un signore, Adriano Sofri, che è stato condannato a 22 anni di reclusione per l'assassinio sotto casa di un commissario di polizia, dopo nove processi, di cui uno, caso rarissimo in Italia, di revisione, avendo quindi goduto del massimo di garanzie che uno Stato può offrire a un suo cittadino. Eppure Sofri ha scontato solo sette anni di carcere e, senza aver potuto usufruire dei normali benefici di legge, che non scattano dopo solo sette anni su ventidue, è libero da tempo, e scrive sul più importante quotidiano della sinistra, La Repubblica, e sul più venduto settimanale della destra, Panorama, e da quelle colonne lui ci fa quotidianamente la morale ed è onorato e omaggiato dall'intera intellighentia che, ad onta di tutte le sentenze, lo ritiene, a priori e per diritto divino, innocente. ([[Massimo Fini]])
*In quegli anni la vita l'abbiamo vissuta spontaneamente, nessuno sapeva quel che sarebbe accaduto dopo. Quando Lotta continua si è sciolta, quando abbiamo capito che erano pie illusioni, ognuno è tornato nel proprio ruolo: lui è tornato a fare il professore, io l'operaio. Era naturale. ([[Leonardo Marino]])
*Nei suoi articoli per «La Repubblica» Adriano Sofri è talvolta verboso, prolisso, disordinato, ma lo leggo ogni volta con attenzione, coinvolgimento e spesso con ammirazione anche perché sa esprimersi con fulminea concisione. ([[Morando Morandini]])
*Secondo me la sua forza è stare in prigione. [...] Se esce ha meno tempo di scrivere. [...] Non vuole chiedere la grazia. In prigione fa quello che vuole, è trattato con guanti bianchi, scrive quanto vuole quello che vuole, guadagna un sacco di soldi e vive gratis. Mi pare una situazione accettabile. ([[Giovanni Sartori]])
*Sono orgogliosa di avere come nonno dei miei figli un uomo che ha ingiustamente subito una condanna a 22 anni di carcere per qualcosa che non ha commesso, e che è sempre rimasto la persona straordinaria che è. ([[Daria Bignardi]])