Morando Morandini: differenze tra le versioni

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*Nel microcosmo degli [[Intellettuale|intellettuali]] la categoria meno immobile e più superflua, data la sua funzione sostanzialmente [[Parassitismo|parassitaria]], è quella dei [[Critico|critici]]. (p. 11)
*Non so se esisteranno ancora {{NDR|i critici}}, almeno dopo la fine di questo secolo, dal momento che dagli [[Anni 1980|anni Ottanta]] stiamo assistendo a una radicale trasformazione del [[cinema]] inteso come spettacolo, come istituzione globale. Talvolta mi viene da pensare che, almeno come l'abbiamo inteso fino a oggi, il cinema finirà con la mia generazione. (p. 12)
*Più che la letteratura, il teatro, la musica, il cinema è, o è stato, sinonimo e sineddoche di tempo libero, svago, divertimento. Ne deriva il carattere particolarmente delirante e schizofrenico del nostro mestiere: un critico di cinema ha come base del proprio lavoro quello che per gli altri - o per la maggioranza dei cittadini - è o era uno dei modi di occupare il tempo libero, ossia, secondo l'anglomania imperante, il ''leisure''. (p. 13)
*Per i critici di cinema bisogna avere quella comprensione e compassione che si dovrebbero provare per gli [[Eunuco|eunuchi]]. (p. 14)
*Se il critico è mediocre e logorato dall'uso, gli capiterà spesso di trasgredire a quello che è uno dei suoi doveri principali: non abbassare le opere di cui parla al proprio livello. (p. 14)
 
==Note==