Impero russo: differenze tra le versioni

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*Ecco la Russia alla vigilia della guerra europea: grande e impalpabile. La mano del governo stringe materia liquida che sfugge. L'Impero esiste solo nei confini politici delle carte. L'immensità del paese non si traduce in peso definito perché non si condensa. Lo Zar, sopra tutti, ha il suo trono sull'illusione.
*In Russia la servitù della gleba, che incatenava alla terra ventitré milioni di contadini, più di un terzo del popolo russo, è durata sino al 1861, quando già da generazioni la campagna e la società russa erano corse da una oscura inquietudine che minacciava la rivolta. Schiere di filosofi umanisti, educati sui testi francesi e tedeschi, intellettuali dei salotti aristocratici di Pietroburgo e di Mosca, signori della campagna passati per le università, con lo spirito acceso dall'idea progressista che avanzava in occidente, domandavano la riforma in nome del diritto dell'uomo.
*La burocrazia conserva: la polizia reprime: la chiesa educa lo spirito del buon cittadino. La repressione politica è uno dei còmpiti essenziali dello Stato. Per il sistema di leggi russe il cittadino è sottomesso al governo assoluto della polizia e della giustizia criminale. Essi vegliano, riferiscono, colpiscono, paralizzano, tessono senza rumore a torno ogni cittadino una rete d'insidia, donde non deve uscire più. Il pernopernio di questa azione di controllo è nella ''[[Okrana]]'', la polizia segreta.
 
===[[Lev Trockij]]===