Percy Bysshe Shelley: differenze tra le versioni

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*In nome di tutto ciò che è sacro nelle nostre speranze per il genere umano, esorto quelli che amano la felicità e la verità a fare ragionevole esperimento del sistema [[vegetarianismo|vegetariano]].<ref>''By all that is sacred in our hopes for the human race, I conjure those who love happiness and truth, to give a fair trial to the vegetable system.'' (da ''A Vindication of Natural Diet'', F. Pitman – J. Heywood, Londra – Manchester, 1884, [https://archive.org/stream/vindicationofnat00shelrich#page/18/mode/2up p. 18])</ref>
*L'[[inferno]] è una città che somiglia molto a [[Londra]], una città con tanta gente e tanto fumo.<ref>Da ''Peter Bell the Third'', 147. Citato in ''Focus'', n. 87, p. 144.</ref>
*Mentre si preoccupano di ridurre e combinare la mano d'opera, il meccanicista e l'economista politico stiano attenti a che le loro scelte, non illuminate dai principi primi di esclusiva pertinenza dell'immaginazione, non finiscano per accentuare il divario tra opulenza e indigenza, così come è avvenuto nell'Inghilterra moderna. Hanno così messo in pratica il detto: "A chi ha, sia dato di più; a chi non ha, venga tolto anche il poco che possiede". I ricchi sono diventati più ricchi; i poveri, più poveri, e la nave dello stato è vessata tra la Scilla dell'anarchia, e il Cariddi del dispotismo.<ref name=difesa>Da ''In difesa della poesia''.</ref>
*''[[Napoli]]! Tu cuore di uomini che sempre ansima | nudo, sotto l'occhio senza palpebre del Cielo! | Città elisia, che calmi con incantesimo | l'aria ammutinata e il mare! Essi attorno a te sono attratti, | come sonno attorno all'amore! | Metropoli di un Paradiso in rovine | da tempo perduto, di recente vinto, ma pure ancora solo a metà riconquistato.''<ref>Da ''Ode a Napoli''; citato in Vincenzo Pepe, ''[http://www.lacropoli.it/articolo.php?nid=312 La baia di Napoli in alcuni campioni di poesia…]'', ''lacropoli.it''.</ref>
*{{NDR|Descrivendo un mondo ideale}} Ora l'uomo non uccide più l'[[agnello]] dai dolci occhi; ha smesso di divorarne le carni macellate che, per vendetta delle violate leggi naturali, sprigionano nel suo corpo putridi umori, tutte le malefiche passioni, i vani pensieri, l'odio e la disperazione, la ripugnanza e, nella sua mente, i germi della sofferenza, della morte, della malattia e del crimine.<ref>Da ''Queen Mab''; citato in Aa.Vv., ''Un gusto superiore: un modo nuovo di mangiare e di vivere'', The Bhaktivedanta Book Trust Italia, 1992, p. 22.</ref>
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*''Salute a te, o spirito di gioia! | Tu che non fosti mai uccello, e dall'alto | del cielo, o vicino, rovesci | la piena del tuo cuore in generose | melodie di un'arte non premeditata. | Sempre più in alto, in alto ti vedo | guizzare dalla terra, una nube di fuoco, | e percorri con l'ali l'infinito azzurro, | ti levi nell'aria cantando, | e librandoti alta ancora canta.'' (da ''Ad un'[[allodola]]''<ref>In ''Poesie'', a cura di Roberto Sanesi, Milano, 1983.</ref>)
*So di essere uno di quelli che gli uomini non amano; ma sono di quelli di cui si ricordano.<ref>Citato in [[Charles Baudelaire]], ''Lettre à Sainte-Beuve''.</ref>
*Una narrazione di fatti particolari è uno [[specchio]] che oscura e distorce quello che dovrebbe essere bello; la [[poesia]] è uno specchio che rende bello quello che è distorto.<ref name=difesa />
*{{NDR|Sul [[Colosseo]]}} Vedo una gran cerchia d'archi, e tutt'intorno giacciono pietre infrante che furono parte un tempo di una solida muraglia. Nelle fessure e sopra le volte cresce una foresta di arbusti, olivi selvatici, e mirti, e rovi intricati, e malerbe confuse… Le pietre sono massicce, immense, e sporgono l'una sull'altra. Vi sono terribili fenditure nelle mura, e ampie aperture da cui si vede il cielo azzurro…<ref>Da ''The Coliseum''.</ref>
 
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:''The more we study, we the more discover | Our ignorance''.
::Citazione di [[Pedro Calderón de la Barca]], in ''Scenes from the Magico Prodigioso'', quarto discorso di Cyprian, tradotta da Shelley, riportato in ''The Poetical Works of Percy Bysshe Shelley'', a cura di William B. Scott.
 
==''In difesa della poesia''==
*Mentre si preoccupano di ridurre e combinare la mano d'opera, il meccanicista e l'economista politico stiano attenti a che le loro scelte, non illuminate dai principi primi di esclusiva pertinenza dell'immaginazione, non finiscano per accentuare il divario tra opulenza e indigenza, così come è avvenuto nell'Inghilterra moderna. Hanno così messo in pratica il detto: "A chi ha, sia dato di più; a chi non ha, venga tolto anche il poco che possiede". I ricchi sono diventati più ricchi; i poveri, più poveri, e la nave dello stato è vessata tra la Scilla dell'anarchia, e il Cariddi del dispotismo.<ref name=difesa>Da ''In difesa della poesia''.</ref>
*Sotto nomi più o meno speciosi, ogni epoca ha idolatrato i propri errori: la Vendetta è l'idolo nudo di un'età semibarbarica; l'Illusione è l'immagine velata del male oscuro davanti al quale giacciono prostrate l'opulenza e la sazietà.
*Una narrazione di fatti particolari è uno [[specchio]] che oscura e distorce quello che dovrebbe essere bello; la [[poesia]] è uno specchio che rende bello quello che è distorto.<ref name=difesa />
 
==''Prometeo liberato''==