Emma Bonino: differenze tra le versioni

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*Va detto che tradizionalmente la fascinazione dei Paesi democratici nei confronti degli "uomini forti" è rimasta costante nel tempo. Da sempre noi abbiamo creato, preferito e a volte sostenuto tutta una serie di dittatori, talvolta in versione anticomunista, altre volte in qualità di alleati contro la ''[[jihad]]'' islamica, oppure perché amici nell'organizzazione del mercato. Ripeto, spesso abbiamo costruito, per non dire protetto, una serie di dittatori. Basti pensare a [[Idi Amin Dada]], [[Jean-Bedel Bokassa|Bokassa]] e [[Mobutu Sese Seko|Mobutu]] (per citarne solo alcuni), che rispondevano alle esigenze geopolitiche del momento. Oltre al resto, va anche considerato che il dramma di questa ''realpolitik'' è che questi dittatori sono molto longevi e normalmente sopravvivono persino quando viene meno l'interesse geo-strategico che aveva inizialmente spinto a supportarli. Ne consegue che, ad esempio, quando è caduto il comunismo e non vi è stata quindi più la necessità di sostenere alcun dittatore in funzione anticomunista, imperterriti si è andati avanti nello stesso modo. Tale fascinazione, che nell'immediato risponde ad alcuni interessi reali di politica internazionale – che non vanno evidentemente sottovalutati – determina però qualche piccolo dettaglio negativo visto che non solo i dittatori sterminano i propri popoli, ma ad un certo punto diventano anche disutili, se non addirittura controproducenti rispetto ai nuovi scenari che si delineano nel mondo!<ref> Citato in Senato della Repubblica Italiana – Commissione straordinaria diritti umani – ''[http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/279008.pdf Seduta n. 98, martedì 17 gennaio 2012] – Indagine conoscitiva sui livelli e i meccanismi di tutela dei diritti umani, vigenti in Italia e nella realtà internazionale – Audizione della senatrice Emma Bonino, già commissario europeo per gli aiuti umanitari, sul tema Politica estera e diritti umani.'' Senato della Repubblica Italiana, 17 gennaio 2012.</ref>
*...se andiamo un po' sotto il linguaggio diplomatico, non stiamo affatto collaborando con il [[Governo al-Sarraj]], che non esiste: non si può collaborare con un'entità che non esiste. Sapete perfettamente, come me, che il Governo [[Fayez al-Sarraj|al-Sarraj]] non controlla neanche il palazzo in cui sta; sapete perfettamente che la [[Libia]] è fatta di due Stati, di tre Parlamenti e di centinaia di milizie, che sono le uniche che, in lotta le une con le altre, controllano il territorio.<ref>Dalla ''[http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/1069733.pdf Discussione sulla Conversione in legge del decreto-legge 10 luglio 2018, n. 84, recante disposizioni urgenti per la ces-sione di unità navali italiane a supporto della Guardia costiera del Ministero della difesa e degli organi per la sicurezza costiera del Ministero dell'interno libici]'', Senato della Repubblica, Aula, 25 luglio 2018.</ref>
*L'ipocrisia e la malafede di chi confonde la richiesta di garanzie per tutti con la pretesa di impunità dei colpevoli, facendoli coincidere con tutti i sospettati, e considera il sospetto l'anticamera della verità, non ci appartengono. Ora, signor Ministro {{NDR|[[Alfonso Bonafede]]}}, il sospettato è diventato lei e a diffondere il sospetto è stato un magistrato {{NDR|[[Nino Di Matteo]]}} cui lei aveva proposto incarichi pare importanti in via Arenula, in uno scontro che è tutto interno al partito a cui lei appartiene e di cui dall'esterno possiamo cogliere allusioni e messaggi in codice tutt'altro che trasparenti. C'è oggi chi le dice delle cose, ritorcendo contro di lei le sue stesse parole. Quattro anni fa lei disse che, se c'è un sospetto, anche chi è pulito deve dimettersi. Se lo ricorda? No? Peccato. Come tutti i propagatori della cultura del sospetto, non immaginava un giorno di diventarne vittima. Chiediamo le sue dimissioni per la ragione esattamente opposta: non perché lei è sospettato, ma perché non vogliamo un Ministro della giustizia che sia il rappresentante della cultura del sospetto.<ref>Dalla ''Discussione e reiezione delle mozioni di sfiducia individuale nn. 230 e 235 nei riguardi del Ministro della giustizia'', Legislatura 18ª - Aula - [http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/0/hotresaula/0/0/index.html?part=doc_dc-ressten_rs Resoconto stenografico della seduta n. 219 del 20 maggio 2020].</ref>
 
==Citazioni su Emma Bonino==