Alain-René Lesage: differenze tra le versioni

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→‎Incipit: amplio fino a includere tutto il paragrafo. La traduzione è quella di Bassi
→‎Incipit: aggiungo l'originale tratto dalla prima edizione e poi quella che, salvo errori, è la prima traduzione in italiano nella sua quarta edizione – la prima essendo, pare, del 1737, ma non trovo il vol. I su Google books
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==''Storia di Gil Blas di Santillana''==
===[[Incipit]]===
====Originale====
''Blas de Santillane, mon pere, aprés avoir long-temps porté les armes pour le service de la Monarchie Espagnole, se retira dans la ville où il avoit pris naissance. Il y épousa une petite bourgeoise, qui n'estoit plus dans sa premiere jeunesse, et je vins au monde dix mois aprés leur mariage. Ils allerent ensuite demeurer à Oviedo, où ma mere se fit femme de chambre et mon pere Ecuyer. Comme ils n'avoient pour tout bien que leurs gages, j'aurois couru risque d'estre assez mal élevé, si je n'eusse pas eu dans la ville un oncle Chanoine. Il se nommoit Gil Perez. Il estoit frere aîné de ma mere et mon parrain. Representez-vous un petit homme haut de trois pieds et demi, extraordinairement gros, avec une teste enfoncée entre les deux épaules: voila mon oncle. Au reste, c'estait un Ecclesiastique qui ne songeoit qu'à bien vivre, c'est à dire qu'à faire bonne chere; et sa Prebende, qui n'estoit pas mauvaise, lui en fournissoit les moyens.''<ref>{{fr}} Alain-René Lesage, '' Histoire de Gil Blas de Santillane'', 4 voll., Pierre Ribou, Paris, 1715-1735, [https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k1073226z/f9.image vol. I], 1715.</ref>
 
====Giulio Monti====
Blas di Santillano mio padre, dopo di essere stato lungo tempo al servigio dell'Arma della Monarchia Spagnuola, ritirossi poi in quella Città, dove avea egli avuto i suoi natali: Ivi maritossi con una cittadina ordinaria, che più non era nel primo fiore di gioventù, ed io nacqui dieci mesi dopo il loro maritaggio: Andarono poi questi ad abitar in Oviedo dove s'impiegarono, mia Madre per Cameriera, e mio Padre per Bracciere. Quindi non avend'essi altri beni di fortuna, che il loro salario, sarei io stato in evidente pericolo di essere malamente allevato, se in questa Città non avessi avuto un Zio Canonico chiamato Gil Perez, fratello primogenito di mia madre, che m'aveva tenuto al Battesimo. Figuratevi un uom di picciola statura, non alto più di tre piedi e mezzo, grosso fuor di misura, con una testa sepolta fra tutte due le spalle. Ecco il Ritratto di mio Zio: era questi per altro un'Ecclesiastico, che non pensava, che a ben vivere: voglio dire a mangiar bene, e bever meglio, giacché la sua Prebenda, che non era tanto ordinaria, gliene somministrava i mezzi.<ref>Alain-René Lesage, ''Gil Blas di Santillano'', 4 voll., Bortoli, Venezia, 1740, [https://books.google.it/books?id=MwhkAAAAcAAJ vol. I].</ref>
 
====Riccardo Bassi====
Mio padre, Blas di Santillana, dopo avere a lungo militato agli ordini della monarchia spagnola, si ritirò nella sua città natale. Qui sposò una ragazza non più molto giovane, di modeste condizioni, e dieci mesi dopo il matrimonio, venni alla luce io. In seguito i miei genitori si trasferirono a Oviedo, dove furono costretti a cercarsi una sistemazione; mia madre fece la cameriera, mio padre lo scudiero. Poiché non avevano altre entrate all'infuori del loro salario, io avrei corso il rischio di essere allevato piuttosto male se non avessi avuto, in quella città, uno zio canonico. Questi si chiamava Gil Perez. Era fratello maggiore di mia madre e mio padrino. Figuratevi un nanerottolo, alto tre piedi e mezzo, straordinariamente grasso, con la testa infossata fra le spalle: tale era mio zio. Per il resto, era un ecclesiastico che pensava soltanto a viver bene, cioè a mangiar molto, e questo gli era consentito da una prebenda più che discreta.