Benito Mussolini: differenze tra le versioni

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m Sistemazione citazione "Vidi la grossa faccia" scorciata
m Sistemazione citazione "Il manifesto della razza" (non viene da una lettera e vanno segnate le omissioni)
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*{{NDR|Destituendo [[Guido Buffarini Guidi|Buffarini Guidi]] ministro degl'Interni il 21 febbraio 1945}} Un uomo che ha molti meriti ma è odiato da tutti, antifascisti e fascisti: è odiato persino più di me. (citato in [[Indro Montanelli e Mario Cervi]], ''L'Italia della guerra civile (8 settembre 1943 – 9 maggio 1946)'', Rizzoli, Milano, 2001, p. 271)
*Vado verso il popolo e sono col popolo per comunione di intenti e di spirito. (da ''Scritti e discorsi'', vol. V, p. 132)
*Il manifesto della razza poteva evitarsi. Si è trattato di una astruseria scientifica di alcuni docenti e giornalisti [...] C'è molta distanza da quanto io ho detto, scritto e firmato in materia. [...] Io ho sempre considerato il popolo italiano un mirabile prodotto di diverse fusioni etniche sulla base di una unitarietà geografica, economica e specialmente spirituale. È lo spirito che ha messo la nostra civiltà sulle strade del mondo. Uomini che avevano sangue diverso furono i portatori di un'unica splendida civiltà. Ecco perché io sono lontano dal mito di Rosenberg. Anche quella è una posizione da rettificare. (Dallariferito letterada all'amicoBruno Spampanato, nel''Contromemoriale'', dicembreC.E.N., delRoma, 19421974, vol. III, p. 638)
 
{{int|Intervista di [[Emil Ludwig]], 1932}}
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===Citazioni tratte dalle lettere===
*Il manifesto della razza poteva evitarsi. Si è trattato di una astruseria scientifica di alcuni docenti e giornalisti. C'è molta distanza da quanto io ho detto, scritto e firmato in materia. Io ho sempre considerato il popolo italiano un mirabile prodotto di diverse fusioni etniche sulla base di una unitarietà geografica, economica e specialmente spirituale. È lo spirito che ha messo la nostra civiltà sulle strade del mondo. Uomini che avevano sangue diverso furono i portatori di un'unica splendida civiltà. Ecco perché io sono lontano dal mito di Rosenberg. Anche quella è una posizione da rettificare. (Dalla lettera all'amico Spampanato nel dicembre del 1942.)
*Che in Italia si faccia del razzismo e dell'antisemitismo è cosa tanto importante nella sua apparenza politica quanto priva di peso nella sua sostanza reale. La purità della razza in questo popolo sul quale sono passate tante invasioni e che ha assorbito tante genti dai quattro punti cardinali, e il pericolo semita in una Nazione come la nostra dove perfino l'alta finanza, e perfino se manovrata dagli ebrei, non può non diventare qualcosa di cattolico, sono evidentemente fandonie da lasciar scrivere a certi zelatori. Se le circostanze mi avessero portato a un Asse Roma-Mosca anziché a un Asse Roma-Berlino, avrei forse ammannito ai lavoratori italiani, intenti alla loro fatica con tanta alacrità e però con un distacco che i razzisti potrebbero chiamare mediterraneo, l'equivalente fandonia dell'etica stakanovista. (Mio fratello Benito, Edvige Mussolini, pubblicato da La Fenice di Firenze, nel 1957)
*Comunichi al Senatore Agnelli che nei nuovi stabilimenti Fiat devono esserci comodi e decorosi refettori degli operai. Gli dica che il lavoratore che mangia in fretta e furia vicino alla macchina non è di questo tempo Fascista. Aggiunga che l'uomo non è una macchina adibita ad un'altra macchina. (telegramma datato 16 luglio 1937, indirizzato al Prefetto di Torino, [http://gazzettadimantova.gelocal.it/agenda/2011/02/10/news/la-fiat-e-mussolini-1.150553 La Fiat e Mussolini], Gazzetta di Mantova])