Romanzo: differenze tra le versioni

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==Citazioni==
*Cercate, ricamate e, soprattutto, componete. Non arriverete a nulla se racconterete le cose tali quali sono. In un romanzo, un [[uomo]] sa sempre ciò che vuole. ([[Maxence Van der Meersch]])
*Chiunque abbia diligenza, carta e tempo sufficienti è in grado di scrivere un [[racconto]] breve – un racconto scadente, voglio dire; ma non tutti possono aspirare a scrivere un romanzo, sia pure scadente. È la lunghezza che ammazza. ([[Robert Louis Stevenson]])
*Due qualità formano il romanzo: l'una è insita nell'autore e nella sua libertà, l'altra nel mondo e nella sua necessità. Chiamo la prima «autarchia», mentre il nome per la seconda sarebbe «universalità». In questo senso il cosmo di Dio è romanzo.<br />Da questa interpretazione consegue che il romanzo può divenire, nel migliore dei casi, analogia, poiché all'autore non è concessa né autarchia, cioè completa libertà, né visione universale. Ma tutti i grandi romanzi sono pervasi da un soffio di ambedue, e in questo consiste la gioia della lettura. Il lettore si trova dentro il mondo e fuori di esso. ([[Ernst Jünger]])
*È uno scrittore in stato interessante. Aspetta un romanzo. ([[Marcello Marchesi]])
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*Il romanzo per me è una casa dove scrittore e lettore convivono, ed entrambi devono arredare la storia. Se il lettore si ritrova immerso nella storia fin dal principio credo che dipenda, appunto, dalle centinaia di pagine che ho scritto prima, che conosco solo io ma che, in qualche modo, mi sono servite a costruire un mondo. A volte, quando leggo i manoscritti di qualche esordiente [...] mi viene da dirgli «tu non conosci il gusto di [[gelato]] preferito del tuo personaggio!», anche se questo dettaglio, poi, alla fine nel romanzo non compare. Del tuo personaggio devi sapere tutto: cosa pensa, cosa mangia, che auto possiede o vorrebbe avere. Il lettore lo capisce se non sai tutto dei tuoi personaggi. Mi sembra più onesto: solo quando ti appassioni veramente riesci a trasmettere delle emozioni.
*Secondo me la morte del romanzo è la scaletta, lo schema, è una gabbia che ammazza la scrittura. I personaggi che appassionano sono quelli di cui conosci moltissimo ma senza avere la presunzione di sapere cosa faranno. Se hai una scaletta tendi a far fare ai personaggi quello che vuoi tu, invece devi lasciarti sorprendere quando scrivi. Non c'è cosa peggiore di sforzarsi di scrivere cose che vogliono stupire a tutti i costi.
 
===[[Robert Louis Stevenson]]===
*Chiunque abbia diligenza, carta e tempo sufficienti è in grado di scrivere un [[racconto]] breve – un racconto scadente, voglio dire; ma non tutti possono aspirare a scrivere un romanzo, sia pure scadente. È la lunghezza che ammazza. ([[Robert Louis Stevenson]])
*Il romanzo ben scritto echeggia e riecheggia attraverso tutti i suoi capitoli, attraverso tutte le sue frasi, il solo pensiero che domina il suo spirito creativo.
*Il romanzo, che è opera d'arte, esiste non per le sue rassomiglianze con la vita, che sono forzate e materiali, come una scarpa deve pur sempre essere di pelle, ma per la sua incommensurabile diversità dalla vita, diversità che è intenzionale ed espressiva, ed è insieme metodo e il senso dell'opera.
 
==Voci correlate==