Antonio Rezza: differenze tra le versioni

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*E a poco a poco capisco chi sono. Io sono quel che mi è di fronte. Chiunque mi è di fronte io sono. Ma pur essendo in tutti continuo a non essere nessuno. (p. 26)
*La vaga solitudine che tanto disprezzai mi fa gerarca di tutto ciò che è attorno. (p. 32)
*E la morte che ci uccide è sempre libera. Arrestiamo gli assassini che ci danno la morte e lasciamo libera la morte assassina [...] Ecco, l'unico motivo che mi tiene ancora in vita a tribolare è il pensiero della [[sepoltura]], il conforto di sapere che, comunque andrà a finire, io verrò interrato, troverò lo spazio a me negato da bambino. (p. 37)
*Mio padre, quello vero, fa l'occhietto, non gli interessa vedere che il figlio si scopa sua madre. Vorrei struggermi ma non riesco [...] Spesso il romanticismo è così vicino alla pornografia. (pagg. 53-54)
*Questi parenti con le lacrime al posto degli occhi e la circostanza al posto delle mani non sanno di essere morti senza faccia nella vita silenziosa oltre la foto. (p. 55)