Guy de Maupassant: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m →‎Citazioni: +wlink
Riga 35:
:[...] ''il faut toujours accumuler ses dettes pour transiger. ''
*«Devo imparare il trucco anch'io,» pensava, scorgendo certi suoi colleghi sempre con le tasche gonfie d'oro, senza peraltro riuscir mai a capire a quali segreti espedienti essi ricorressero per procacciarsi tanta agiatezza. E pieno d'invidia immaginava intrallazzi a lui ignoti ed equivoci, ricompense per favori fatti, tutto un commercio illecito ma pur accettato e consentito. Già, doveva penetrare il mistero, entrar nella tacita associazione, imporsi ai colleghi che si dividevano la torta senza di lui. (IV; 2012)
*Quante belle cose piacevoli ci sarebbero nella vita, se si potesse contare sulla [[discrezione]] assoluta gli uni degli altri! Quello che spesso, molto spesso, quasi sempre, trattiene le [[donna|donne]], è la paura del segreto violato. (V; 2010)
:''Comme la vie serait pleine de choses charmantes si nous pouvions compter sur la discrétion absolue les uns des autres. Ce qui arrête souvent, bien souvent, presque toujours les femmes, c'est la peur du secret dévoilé''
*È profondo e triste il silenzio della stanza dove si vive soli. Non è soltanto il silenzio intorno a un corpo, ma il silenzio intorno a un'anima, e, quando un mobile scricchiola, si trasale fino in fondo al cuore, perché non ci si aspetta nessun rumore, nella casa tetra. (VI; 2010)
:''Il est si profond et si triste, le silence de la chambre où l'on vit seul. Ce n'est pas seulement un silence autour du corps, mais un silence autour de l’âme, et, quand un meuble craque, on tressaille jusqu'au cœur, car aucun bruit n'est attendu dans ce morne logis.''
*La [[vita]] è un monte. Finché si sale, si guarda la vetta, e ci si sente felici; ma quando s'arriva lassù, si scorge d'un tratto la china, e giù in fondo la fine, che è la morte. L'ascesa è lenta, ma la discesa è un ruzzolone. (VI; 2012)
:''La vie est une côte. Tant qu'on monte, on regarde le sommet, et on se sent heureux ; mais, lorsqu'on arrive en haut, on aperçoit tout d'un coup la descente, et la fin qui est la mort. Ça va lentement quand on monte, mais ça va vite quand on descend.''
*[...] eravamo nati per vivere più in obbedienza alla materia che in obbedienza allo spirito; ma a furia di pensare, s'è creato uno squilibrio fra la nostra intelligenza ingigantita e le immutabili condizioni della nostra esistenza. Guardi la gente mediocre: se non son grosse catastrofi a cader loro fra capo e collo, son beati e contenti, senza soffrire per la comune sventura. Neppure le bestie ne soffrono. (VI; 2012)
Riga 47:
 
====Seconda parte====
*Era uno di quegli uomini [[politici]] senza un suo volto preciso, senza convinzioni proprie, senza grandi mezzi, senza ardimento e senza una seria preparazione, un avvocatuccio di provincia, un simpatico figurino nella sua cittaduzza, un furbacchiotto che sapeva barcamenarsi fra i partiti estremisti, una specie di gesuita repubblicano e di fungo liberale di dubbia commestibilità, come ne spuntano a bizzeffe sul letamaio popolare del suffragio universale. (II; 2012)
*Cosa vuol dire l'abitudine a servirsi della [[religione]] come d'un ombrello! L'aria è mite, e ti fa da bastone da passeggio; c'è la canicola, ed è un parasole; diluvia, ed è un parapioggia; non sorti, e lo lasci in anticamera. (IV; 2012)
:''Ce que c'est que l'habitude de se servir de la religion comme on se sert d'un en-tout-cas. S'il fait beau, c'est une canne ; s'il fait du soleil, c'est une ombrelle ; s'il pleut, c'est un parapluie, et, si on ne sort pas, on le laisse dans l'antichambre.''