Edgar Allan Poe: differenze tra le versioni

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*Ciò che chiamiamo una poesia lunga è, in realtà, una semplice sequenza di poesie brevi, cioè, di brevi effetti poetici. Non c'è bisogno di dimostrare che una [[poesia]] è tale solo in quanto eccita intensamente l'anima, elevandola; e tutti gli [[eccitazione|eccitamenti]] intensi sono, per necessità fisica, brevi. Per questa ragione almeno metà del ''[[Paradiso perduto]]'' è essenzialmente prosa, una successione di eccitamenti poetici in cui interferiscono, ''inevitabilmente'', altrettante depressioni: poiché il tutto è privo, per la sua estrema lunghezza, di quell'importantissimo elemento artistico che è la totalità, o unità, d'effetto. (1971)
*[...] la Bellezza è l'unico spazio legittimo della poesia. [...] Quel piacere che è, ad un tempo, il più intenso, il più elevante e il più puro si ha, credo, nella contemplazione del bello. Infatti, quando gli uomini parlano di Bellezza non intendono precisamente una qualità, come si suppone, ma un effetto – in breve, si riferiscono appunto a quella intensa e pura elevazione dell'anima – non dell'intelletto o del cuore, di cui ho detto e che si prova nella contemplazione "del bello". Ora, io dichiaro la Bellezza l'unico spazio della poesia semplicemente perché è un'ovvia regola dell'Arte che gli effetti siano fatti derivare da cause dirette, che gli obiettivi siano raggiunti con i mezzi più adatti, nessuno ancora essendo stato così stolto da negare che la particolare elevazione cui si allude è più prontamente raggiunta nella poesia. Ora, la Verità, o la soddisfazione dell'intelletto, e la Passione, o l'eccitamento del cuore, benché fino a un certo punto raggiungibili nella poesia, sono molto più rapidamente raggiunti nella prosa. La Verità, infatti, richiede una precisione, e la Passione una "''familiarità''" (i veramente appassionati mi comprenderanno), che sono assolutamente opposte a quella Bellezza ch'io sostengo essere eccitamento, o piacevole elevazione, dell'anima. (1971)
*[...] mi chiesi: "Fra tutti gli argomenti malinconici, qual è, secondo il concetto ''universale'' dell'umanità, il ''più malinconico''?" La Morte, fu l'ovvia risposta. "E quando" mi dissi "è più poetico questo argomento, fra tutti il più malinconico?" Dopo quanto ho già abbastanza ampiamente spiegato, la risposta, anche qui, è ovvia: "Quando è più strettamente congiunto alla ''Bellezza'': dunque la morte di una bella donna è, indiscutibilmente, l'argomento più poetico del mondo [...]".
 
==''Marginalia''==