Auguste Blanqui: differenze tra le versioni

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*Si ha alla fine che è proprio il sistema rappresentativo, quale viene applicato dagli apologisti, a concentrare i tre poteri nelle mani di un piccolo numero di privilegiati, uniti da medesimi interessi.<ref>Da ''Processo dei quindici. Difesa del Cittadino Blanqui'', in ''Scritti e materiali'', p. 159.</ref>
*Una rivoluzione improvvisa in un giorno più idee di quante trent' anni di veglia non siano in grado di cavare dal cervello di mille pensatori.<ref>Dalla lettera a Charles Fauvety, 5 luglio 1852; citato in ''Scritti e materiali'', p. 20.</ref>
 
==''L'eternità attraverso gli astri''==
===[[Incipit]]===
L'universo è infinito nel tempo e nello spazio, eterno, senza limiti e indivisibile.
 
{{NDR|Louis-Auguste Blanqui, ''L'eternità attraverso gli astri'', introduzione e cura di Fabrizio Desideri, traduzione di Daria Pozzi, Theoria, Roma, 1984}}
 
===[[Explicit]]===
In questo momento, l'intera esistenza del nostro pianeta, dalla nascita alla morte, si riproduce in ogni particolare, giorno dopo giorno, su miriadi di astri fratelli, con tutti i suoi crimini e le sue sventure. Quel che chiamiamo il progresso è imprigionato su ogni terra, e con lei svanisce. Sempre e dovunque, sulla superficie terrestre, lo stesso dramma, lo stesso scenario, sullo stesso angusto palcoscenico, un'umanità turbolenta, infatuata della propria grandezza, che crede di esser l'universo e che vive nella sua prigione come se fosse un'immensità, per scomparire ben presto insieme al globo che ha portato con il più profondo disprezzo il fardello del suo orgoglio. Stessa monotonia, stesso immobilismo in tutti gli altri astri. L'universo si ripete senza fine, e scalpita senza avanzare. L'eternità recita imperturbabilmente nell'infinito le stesse rappresentazioni.
 
{{NDR|Louis-Auguste Blanqui, ''L'eternità attraverso gli astri'', traduzione di Giulia Alfieri, SE, Milano, 2005}}
 
==Note==