Karl Lagerfeld: differenze tra le versioni

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'''Karl Lagerfeld''' (1933 – 2019), stilista tedesco.
 
*Agli [[stilista | stilisti]] che si lagnano della fatica del loro lavoro, SUVVIA. SONO SOLO VESTITI. non esageriamo!<ref>Citato in Jean C. Napias, Sandrine Gulbenkian, Patrick Mauriès, ''Il mondo secondo Karl'', traduzione di I. Danieli, Rizzoli, 2013, p. 30, ISBN 9788817068666</ref>
*Che cos’è, per lei, il lavoro?<br>«Io non lavoro, ''no no no no'', non scherziamo. Lavoro è quello di chi va ogni mattina a fare una cosa che non gli piace, ''eh''? Io ho la fortuna di fare quello che amo, e di farlo nelle migliori condizioni: lo sa che i miei sono contratti a vita?».<ref>Estratto dell'intervista a Karl Lagerfeld pubblicata sul n° 47 di Vanity Fair Italia, 2015</ref>
*Il motivo per cui le [[automobile|macchine]] americane non vengono più vendute è perché hanno dimenticato come disegnare il [[Sogno Americano]].
:''The reason American cars don't sell anymore is that they have forgotten how to design the American Dream. What does it matter if you buy a car today or six months from now, because cars are not beautiful. That's why the American auto industry is in trouble: no design, no desire.'' (da ''Vanity Fair'', Feb. 1992)
*«L’appetito vien mangiando, le idee vengono facendo: non è passando due settimane in spiaggia che arriva l’ispirazione. Non ho assistenti che disegnano al computer: disegno tutto io a mano, per spiegare alla persona responsabile di ogni dipartimento – ricami, bottoni, borse, gioielli eccetera – che cosa deve fare. Faccio fotografie, faccio libri. E mi diverto».<ref>Estratto dell'intervista a Karl Lagerfeld pubblicata sul n° 47 di Vanity Fair Italia, 2015</ref>
*La [[moda]] è come la musica: tante note con cui giocare. E ognuno può comporre la sua melodia. <ref>Citato in Jean C. Napias, Sandrine Gulbenkian, Patrick Mauriès, ''Il mondo secondo Karl'', traduzione di I. Danieli, Rizzoli, 2013, p. 35, ISBN 9788817068666</ref>
*La [[moda]] è un gioco che va preso molto sul serio.<ref>Citato in Jean C. Napias, Sandrine Gulbenkian, Patrick Mauriès, ''Il mondo secondo Karl'', traduzione di I. Danieli, Rizzoli, 2013, p.36, ISBN 9788817068666 </ref>
*«Ogni Paese avrebbe bisogno di una Merkel: lei è molto brava. Certo, la questione dei rifugiati rischia di crearle grossi problemi. Ma se di quelli che arrivano da altre parti si può pensare che vengano per ragioni economiche, sappiamo da che cosa scappano i siriani, e sappiamo che non si fermeranno. Anche perché gran parte di loro non ha difficoltà a rifarsi una vita. Sono qualificati, parlano inglese, trovano un impiego».<ref>Estratto dell'intervista a Karl Lagerfeld pubblicata sul n° 47 di Vanity Fair Italia, 2015</ref>
*«[...] se hai paura smetti di vivere. Muori se è il tuo destino morire.»<ref>Estratto dell'intervista a Karl Lagerfeld pubblicata sul n° 47 di Vanity Fair Italia, 2015</ref>