Marcello Marchesi: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Marcello Marchesi==
*Con tutti questi titoli, Marchesi avrebbe potuto darsi delle arie, e invece era un uomo semplicissimo, sempre pronto all'accoglienza di giovani autori e alla ricerca di continue novità. Il suo motto era: dite dite, sparate anche cazzate, in fondo qualcosa resterà. ([[Pippo Baudo]])
*Dietro la telecamera, da autore puro, il suo polimorfismo linguistico si traduceva in un'opera omerica. Una decina di libri; una cinquantina di sceneggiature cinematografiche (tra cui il primo film comico italiano, ''Imputato alzatevi!'' con [[Erminio Macario|Macario]], anno 1939); una trentina di spettacoli di rivista, innumerevoli testi di canzoni (''Bellezze in bicicletta''), una quattrocentina di caroselli («Il signore sì che se ne intende», o «Falqui, basta la parola!», o«Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano» sono roba sua, per dire): tutti distillati di un'ironia indelebile. ([[Francesco Specchia (giornalista)|Francesco Specchia]])
*È quasi incredibile, ripensandoci, che un uomo abbia potuto essere, in una vita non lunghissima, tante cose insieme. Uomo di penna e uomo di spettacolo, inventore di caroselli e "signore di mezza età", cesellatore di battute e benevolo fustigatore dei costumi. ([[Mario Cervi]])
*Era il [[Mark Twain]] italiano, un satiro sottotraccia. E, al di là del paletot stazzonato, dagli occhialoni, del baffo finto (citazione questa, da [[Groucho Marx]], il suo surrealista di riferimento) che lo rendevano un livido «signore di mezz'età», Marcello Marchesi possedeva la telegenia dell'intelligenza. ([[Francesco Specchia (giornalista)|Francesco Specchia]])
*Gli umoristi da noi non hanno mai avuto fortuna. Non che non ce ne siano. Ce ne sono, ma si contano sulle dita d'una mano: mosche bianche in uno sciame di mosche nere, e pecore nere in un gregge di pecore bianche.<br>Uno dei più fecondi è Marcello Marchesi.<br>Del grande umorista ha la sagacia psicologica, l'indulgenza e la malinconia, soprattutto la malinconia. ([[Roberto Gervaso]])
*Ha l'agilità, l'entusiasmo, la verve d'un ventenne. È sempre pronto a far brigata, spettacolo, bisboccia. Come animatore non ha rivali: surclassa persino [[Walter Chiari]], che gli deve i più bei testi del suo repertorio e i suoi successi più clamorosi. ([[Roberto Gervaso]])
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*Parlare di Marcello Marchesi è una cosa entusiasmante perché raramente un personaggio è stato così ricco di qualità professionali, così capace di spaziare in ogni campo dello spettacolo. ([[Pippo Baudo]])
*Per circa vent'anni, fino alla morte tragica per un banale incidente sulla spiaggia, avvenuta nel 1978, Marcello Marchesi fu il prolifico autore di slogan, ispiratore di marchi e di campagne, sceneggiatore di Caroselli. Il nerboruto eroe o atleta, che scolpiva la parola ''Plasmon'' alla fine del Carosello, nacque da un'idea di questo umorista prestato alla pubblicità. ([[Gianluigi Falabrino]])
*Sento dire in questi giorni, che Marcello Marchesi è stato il [[Achille Campanile|Campanile]] dei poveri. E ciò, oltre che sciocco, è crudele. Comunque, non c'entra. Più esatto, anche se paradossale, sarebbe: Marchesi è stato il Campanile dei ricchi. Ma, di nuovo, non c'entra affatto lo stereotipo della ricchezza. Intendo ricchi non di denaro, di altre cose: di amici, solerti e un po' distratti, di amiche, belle (addirittura dalla carnalità inscenata, tipo varietà vecchia maniera), di benessere, nel senso di ottimo livello domestico più che di libretto bancario, di capacità frettolosamente mondane, di contatti anche effimeri, soprattutto di una sottile disperazione urbana. ([[Alberto Bevilacqua]])
 
===[[Oreste del Buono]]===