Fernando de Rojas: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 7:
*{{NDR|Pàrmeno}} [...] certo è sbagliato non [[credere]] mai, ma è colpa ben più grave credere a tutto. (Atto I)
*{{NDR|Pàrmeno}} [...] il [[maestro]] non deve inquietarsi per la pochezza del discepolo, altrimenti la scienza, comunicabile per natura, rare volte e in pochi luoghi potrebbe essere somministrata. (Atto I)
*{{NDR|Pàrmeno}} Niente è più sicuro di una dolce [[povertà]]. (Atto I)
*{{NDR|Sempronio}} [...] la [[luce]] altrui non potrà mai farti più chiaro se tu a tua volta non ne irradi. (Atto II)
*{{NDR|Sempronio}} [...] è assai meglio usare delle [[ricchezza|ricchezze]] che non possederle. (Atto II)
Line 16 ⟶ 17:
*{{NDR|Sempronio}} [...] chi per salire non va tanto per il sottile, cade in men che non si dica! (Atto V)
*{{NDR|Elicia}} [...] chi accumula molto, muore come chi vive in povertà [...]. (Atto VII)
*{{NDR|Celestina}} [...] il piacere è proprio dei giovani. (Atto VII)
*{{NDR|Sempronio a Calisto}} [...] Non è tutto bianco, signore, quel che non somiglia al nero [...]. (Atto VIII)
*{{NDR|Celestina}} [...] non è una sciocchezza rifiutarsi di amare e sperare d'essere amato? Non è una follia ripagar amicizia con l'odio?
*{{NDR|Celestina, parlando dell'[[amore]]}} È un fuoco soffocato, una piacevole piaga, un gustoso veleno, una dolce amarezza, una dilettevole malattia, un lieto tormento, una ferita dolce e crudele, una morte soave. (Atto X)
*{{NDR|Pàrmeno}} Il [[piacere]] che ci si tiene per sé non è vero piacere. (Atto X)
*{{NDR|Sempronio}} [...] è errore tanto [[Domanda e risposta|domandare]] quando si conosce già la risposta, che rispondere quando la s'ignora. (Atto XII)
*{{NDR|Calisto}} [...] è minor errore prosciogliere i colpevoli che condannare gli [[Innocente e colpevole|innocenti]]. (Atto XIV)