Guido Tonelli: differenze tra le versioni

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*Il popolo ebraico è uno [degli esempi] di popolazioni che hanno subito terribili persecuzioni e colpi tremendi della sorte, al quale è servito il libro, il racconto, l'identità, le radici. È servito per andare avanti, per costruire un futuro. Il racconto delle origini ti permette di costruire un futuro; se non hai un racconto delle origini, il futuro è più oscuro, sei in balìa del futuro, non hai idea di cosa puoi costruire e volere per il futuro. Sei più fragile. Per certi versi, questo meccanismo di selezione naturale ha funzionato per migliaia di anni e da lì sono nate le grandi costruzioni: la religione, la filosofia, la scienza dei greci, la poesia, la musica, la pittura, sono nate le tragedie.
*Veniamo all'oggi: noi oggi possiamo fare a meno di questo racconto delle origini, di collocarci, di dare un senso alla nostra esistenza, di vedere noi come un anello di questa lunga catena? Oppure questo problema è superato? [...] Nasce dal mio punto di vista quasi un impegno civile, a dire [che] io conosco la scienza, la tecnologia, ne conosco le potenzialità, i rischi, [posso dire che] in questo periodo c'è ancora più bisogno di costruire delle forti, solide base culturali e quindi per certi versi c'è ancora più bisogno di avere un racconto delle origini, di essere più consapevoli. Ho in mente un'immagine mitica, la ''polis'' greca, in cui la piccola comunità si costruisce attraverso il mito, la ''paideia'' [...]. Non possiamo lasciare il nostro futuro in mano ad un élite semionnipotente che userà le conoscenze che ha per fare profitti mostruosi ed aumentare in maniera incredibile le disuguaglianze.
*Quale è la visione del mondo che oggi possiamo costruire? La visione del mondo che dà la scienza, non ha eguali. La scienza ha soppiantato i racconti mitologici, i racconti filosofici o la religione – sto dicendo dal punto di vista della descrizione dell'origine dell'universo, non per il resto –: non c'è nessun 'altra forma di sapere che sia in grado di dare una descrizione più completa e convincente di quale è l'origine di questa meraviglia che abbiamo intorno. Oggi la scienza è in grado di farlo in una maniera che fa impallidire i racconti mitologici, i racconti fantastici o le semplificazioni. Però, questo racconto che darebbe una grande solidità, una grande consistenza a chiunque, è conosciuto solo da un piccolo gruppo di specialisti – è questo il punto – gli scienziati, perché ''quel racconto'' è costruito con strumenti tecnici che sono difficili da maneggiare: sono equazioni e il linguaggio scientifico, che richiede anni e anni di preparazione. E questo, chiaramente, non è alla portata di tutti.
 
==Note==