Francesco Guicciardini: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 998668 di Filippo Marchiali (discussione) c'era già sopra
Etichetta: Annulla
Riga 38:
*79 [...] Quando sei in partiti difficili, o in cose che ti sono moleste, allunga e aspetta [[tempo]] quanto puoi, perché quello spesso ti illumina o ti libera. (serie II)
*104 [...] Ma perché non si può negare che la non sia bella, io loderei chi ordinariamente avessi el traino suo del vivere libero e schietto, usando la [[simulazione]] solamente in qualche cosa molto importante, le quali accaggiono rare volte. Cosí acquisteresti nome di essere libero e reale, e ti tireresti drieto quella grazia che ha chi è tenuto di tale natura: e nondimeno nelle cose che importassino piú, caveresti utilitá della simulazione, e tanto maggiore quanto, avendo fama di non essere simulatore, sarebbe piú facilmente creduto alle arti tue. (serie II)
*133. È grandissima prudenzia e da molti poca osservata, sapere [[Dissimulazione|dissimulare]] le [[Risentimento|male satisfazione]] che hai di altri, quando el fare cosí non sia con tuo danno ed infamia; perché accade spesso che in futuro viene occasione di averti a valere di quello. Il che difficilmente ti riesce, se lui già sa che tu sia male satisfatto di lui. Ed a me è intervenuto molte volte che io ho avuto a ricercare persone, contro alle quali ero malissimo disposto; e loro credendo el contrario, o almeno non si persuadendo questo, m'hanno servito prontissimamente.
*164. La buona [[fortuna]] degli uomini è spesso el maggiore inimico che abbino, perché gli fa diventare spesso cattivi, leggieri, insolenti; però è maggiore paragone di uno uomo el resistere a questa che alle avversitá. (serie II)
*168. Che mi rilieva me, che colui che mi offende lo facci per ignoranzia e non per [[malignità]]? Anzi, è spesso molto peggio, perché la malignità ha e' fini suoi determinati e procede con le sue regole, e però non sempre offende quanto può; ma la [[ignoranza|ignoranzia]] non avendo né fine, né regola, né misura, procede furiosamente e dá mazzate da ciechi. (serie II)