Palermo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Citazioni in prosa: Aggiunta citazione
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
→‎Citazioni in prosa: Aggiunta citazione
Etichette: Annullato Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 34:
*Ho fatto un giro per la città. Forse lo avevo già detto ma lo ripeto: Palermo è magnifica, sorprendente, piena di arte, di storia, è una città unica al mondo. ([[Gianni Morandi]])
*Ho fotografato in tutto il mondo, ma fuori da Palermo le foto mi vengono diverse. Qui c’è qualcosa che mi appartiene, o io forse le appartengo. Ho fotografato la cronaca di questa città, io non ho fatto arte, ho fatto un lavoro, duro, anche spietato, per diciannove anni. E nella cronaca c’era di tutto, processioni, partite di calcio, feste dei ricchi, mai un capodanno con la mia famiglia in diciannove anni! C’era la spazzatura nelle strade e il concorso delle miss, arrivava [[Mina (cantante)|Mina]] e fotografavo pure lei. Anche a fotografare le ragazze in topless a Mondello mi mandavano. Ma a Palermo c’era la [[mafia]], c’erano le vittime della mafia. E io ho fotografato anche quelle. Tante. Troppe da sopportare. ([[Letizia Battaglia]])
*Ho vissuto quasi trent’anni a Roma per poi tornare a vivere nella mia Palermo. […] Questa città mi trasmette energia creativa, mi carica. E mi ha fatto ritrovare anche i veri affetti che, per anni, avevo un po’ trascurato per seguire la mia carriera nel teatro e nel cinema. ([[Claudio Gioè]])
*I nuovi quartieri eleganti, le nuove vaste piazze alberate, i nuovi magnifici passeggi pubblici, veri luoghi di delizie, degni di Parigi e di Londra, non hanno mutato la sua antica fisionomia originalissima che è sempre costituita dalle sue interminabili vie diritte – Maqueda e Vittorio Emanuele – che s'incrociano nel suo centro [...] A giudicare dal movimento di quelle due strade si direbbe che Palermo è una città di due milioni di abitanti. Corrono in ciascuna, da un capo all'altro e dalla mattina alla sera, due torrenti di gente, di carrozze, di carri, di carrette che continuamente serpeggiano per non urtarsi, che in mille punti si intrecciano e si confondono, s'arrestano, s'addensano, ondeggiano. È un formicolio che vi confonde la vista, uno strepitio che vi introna la testa, una varietà di veicoli, di carichi, d'aspetti umani, di gesti e di voci, un contrasto di allegrezza e di furia, di fatica e di spasso, di lusso e di povertà, quale in nessun'altra città del mondo credo si possa vedere. ([[Edmondo De Amicis]])
*Il disegno dei monti e degli scogli che circondano il porto, tendenti all'ocra ed al violetto, sulle acque d'un azzurro carico, quale lo si contempla dal Pellegrino, è meno dolce, meno tenero, ma più puro dei monti circondanti Napoli. Come in Grecia, in Sicilia la natura è rimasta ferma a modelli eterni, e hanno mutato invece gli uomini. Il contrasto fa la natura anche più alta e più lontana; l'animo di chi guarda è costretto a una specie di altalena perpetua. ([[Guido Piovene]])