Lenin: differenze tra le versioni
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*Colui che attende una rivoluzione sociale pura non la vedrà mai; egli è un rivoluzionario a parole che non capisce la vera rivoluzione.<ref>Da ''Opere complete'', Editori Riuniti, Roma, 1966; citato in [[Luciano Gruppi]], ''Il concetto di egemonia in Gramsci'', Editori Riuniti, Roma, 1977.</ref>
*Compagni! La rivoluzione degli operai e dei contadini, che da sempre i bolscevichi hanno ritenuto una necessità, è compiuta!<ref>Dalla ''Seduta del Soviet dei Deputati Operai e Soldati di Pietrogrado'', 25 ottobre (7 novembre) 1917; pubblicata nell'Izvestia del CEC, n. 207, 26 ottobre 1917.</ref>
*Da noi si guarda la cooperazione con disprezzo, non comprendendo l'importanza esclusiva che ha la cooperazione, anzitutto, dal punto di vista di principio (i mezzi di produzione appartengono allo Stato), in secondo luogo dal punto di vista del passaggio a un ordine nuovo per la via più ''semplice, facile e accessibile ai contadini''.<ref>Da ''
*Dal punto di vista delle condizioni economiche dell'imperialismo, ossia dell'esportazione del capitale e della divisione del mondo da parte delle potenze coloniali «progredite» e «civili», gli Stati uniti d'Europa in regime capitalistico sarebbero o impossibili o reazionari.<ref name=europa>Da ''Sulla parola d'ordine degli Stati uniti d'Europa'', ''Sotsial-Demokrat'', n. 14, 23 agosto 1915; in ''Opere complete'', vol. XXI (agosto 1914 - dicembre 1915), traduzione di Rossana Platone, Editori Riuniti, Roma, 1966, pp. 311-314.</ref>
*Dopo aver letto con enorme interesse e con attenzione mai venuta meno il libro di [[John Reed]] ''Dieci giorni che sconvolsero il mondo'', raccomando di cuore quest'opera agli operai di tutti i paesi. Vorrei che questo libro fosse diffuso a milioni di esemplari e tradotto in tutte le lingue, poiché esso fornisce una rappresentazione veritiera e straordinariamente viva di avvenimenti che sono così importanti per comprendere che cos'è la rivoluzione proletaria, che cos'è la dittatura del proletariato. Questi problemi sono attualmente largamente dibattuti, ma prima di accettare o respingere queste idee, è indispensabile capire tutta la portata della decisione da prendere. Il libro di John Reed contribuirà a chiarire questo che è il problema fondamentale del movimento operaio internazionale.<ref>Dalla prefazione a John Reed, ''Dieci giorni che sconvolsero il mondo'', scritta alla fine del 1919 e pubblicata per la prima volta nel 1923; in ''Opere complete'', vol. XXXVI (''Supplementi alla IV edizione''), traduzione di Giuseppe Garritano, Editori Riuniti, Roma, 1969, pp. 375-376.</ref>
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