Sem Benelli
Sem Benelli (1877 – 1949), poeta, scrittore e drammaturgo italiano.
Citazioni di Sem Benelli
modifica- Chi non beve con me, peste lo colga! (da La cena delle beffe, 1908)
- Fate che tutto sia preparato per bene...
- Suo motto riportato in una targa a lui dedicata in una trattoria del centro storico di Firenze.
La cena delle beffe
modificaL'azione si svolge a Firenze, ai tempi di Lorenzo il Magnifico.
Il Tornaquinci entra recando un libro nella ma-
no socchiuso come chi ha inter-
rotto allora la lettura; si pone a sedere
sopra un seggiolone, in disparte.
Tornaquinci: Disponete che tutto sia per bene;
voglio che questa cena si rammenti.
I commensali sono assuefatti
a ben godere; ed ogni sera cenano,
finché dura la state, in vario modo,
diversamente invitati or da l'uno
or dall'altro.
Il Calandra: Conosco la brigata;
ed ho comprato un bello e grasso papero
che sarà delizia della sera.
Tornaquinci: Da chi l'hai comprato?
Il Calandra: Da una bella giovane.
Così avessi potuto comprar lei:
era così ridente e manierosa
che m'avreste lodato.
Tornaquinci: Datti pace:
le donne non occorrono.
Il Calandra: In ispecie
quando avanzano: penso come voi,
messere!
Citazioni
modifica- Ginevra: Non so quello che abbiate voialtr'uomini!
Noi vi portiamo sulle nostre braccia
la dolce vita e voi, sempre distratti,
non volete goderne se non quando
a noi non piace. Ed era così dolce,
ora, finire a mensa la serata
e dir cose gioconde e un poco grasse;
e poi, magari, andarsene a godere,
girellando; che ci sarà la luna… - Fazio: Ma che volete fare?
Giannetto: Giocare!
Fazio:
Con la morte non si gioca!
Giannetto: Non è la vita un gioco con la morte?
Vedi, come son fatto! Più ne tremo
e più mi piace il gioco. Deformato
mi sono, col terrore, come stelo
nell'ombra: più s'affina e più s'ostina!
In questa giostra io sento ora la vita
raccogliersi in un nodo di terrore
più tenace de' serpi di Medusa:
Io voglio; io voglio che il perfido Neri
a me si raccomandi per pietà,
che mi sorrida come si sorride
ad un pari, non disdegnosamente.
Io lo voglio; io lo voglio con furore,
altrimenti il mio nodo di terrore
lo può strozzare disperatamente!...
Fazio: Voi mi parete di quelle farfalle
che giocano coi lumi nell'estate.
Alieggiano e tremano e ti pare
che vogliono sfuggir la fiamma e invece
la cercano; la cercano e la fuggono,
la temono e la bramano e si bruciano
e muoiono pel gusto di temere…
Giannetto: Hanno sul dorso i segni della morte!
Fazio: Ma non ho visto mai questo miracolo;
Che una farfalla spegnesse una torcia!...
Giannetto: Una farfalla no; ma un pipistrello Sì!... (atto terzo)
Citazioni su Sem Benelli
modifica- Forse, di Benelli, s'è detto e troppo bene e troppo male. La sua opera è intimamente sincera; l'eterno conflitto tra il Male e il Bene con cui egli si sente sempre, romanticamente, alle prese, veramente lo travaglia, lo affanna, lo fa soffrire. Ma è pure un fatto che la sua reale compiacenza di rappresentatore è nella pittura degli esseri lividi, rabbiosi, impegnati nel voler procurare una sensuale rivincita alla loro smaniosa impotenza; mentre la pittura del cosiddetto Bene gli svanisce e sfuma in un mare di parole astratte, che suonano desolatamente a vuoto. (Silvio D'Amico)
Bibliografia
modifica- Sem Benelli, La cena delle beffe, Fratelli Treves, Milano, 1911.
Filmografia
modifica- La cena delle beffe (1942)
Altri progetti
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Opere
modifica- La cena delle beffe (1909)