Sara Franceschi

nuotatrice italiana

Sara Franceschi (1999 – vivente), nuotatrice italiana.

Citazioni di Sara Franceschi

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  Citazioni in ordine temporale.

Intervista di Andrea Masini, iltirreno.it, 26 luglio 2016.

  • [«Sara, si è parlato tanto di lei e del fatto che sarà la più piccola dell'Italia Team»] Lo considero un onore, ma non vorrei essere identificata solo come la matricola o la mascotte. Se parteciperò all'Olimpiade è perché me lo sono guadagnata in vasca [...]
  • [«Nel 2004, ad Atene, Federica Pellegrini vinceva la sua prima medaglia olimpica, mentre lei aveva 5 anni. Oggi siete compagne di squadra...»] Incredibile, vero? Per lei ho esultato e urlato davanti alla tv e ora all'improvviso eccomi qua.
  • [«Sincera, le pesa un po' il babbo-allenatore?»] No, anzi. Grazie a lui fin da piccola mi sono avvicinata al nuoto e ho imparato ad amarlo. Quando siamo in vasca è il mio allenatore, punto. Lo chiamo addirittura Stefano e non babbo. Babbo lo chiamo a casa e parliamo di scuola, se posso uscire la sera...

Intervista di Francesca Capone, news.superscommesse.it, 15 aprile 2021.

  • Rio 2016 è stata un sogno. Ero un po' la "mascotte" della spedizione azzurra, essendo la più piccola atleta che l'Italia portava all'Olimpiade. È stata un'esperienza indimenticabile, perché l'Olimpiade, per me ma credo per ogni sportivo, è l'ambizione più grande da realizzare. Inoltre, ritrovarsi in un villaggio popolato da atleti provenienti dalle più varie discipline sportive e nazioni è surreale, un'atmosfera completamente diversa dal solito. Ero davvero piccola, non mi rendevo bene conto di dove mi trovassi. Rio è stata una parentesi davvero fantastica.
  • Gli stili in cui sono più forte sono sempre stati rana e dorso. Un nuotatore può diventare mistista perché i due stili principali, al centro della gara, sono quelli che poi ti permettono di fare risultato. Poi, delfino e stile libero sono quelli che, con gli anni e acquisendo più forza, ho perfezionato e migliorato, cimentandomi di conseguenza in tutti e quattro gli stili. Tuttavia, dorso e rana rimangono il mio pezzo forte.
  • [In cosa è cambiata Sara di Rio 2016 rispetto a Sara di Tokyo 2020?] Sara di Rio 2016 era una bambina ancora incosciente, che aveva ottenuto dei buoni risultati nelle Nazionali Giovanili, ma che non era ancora entrata nel mondo dei grandi, dei professionisti. A partire dal 2018, dopo la maturità, ho iniziato a dedicarmi completamente al nuoto, allenandomi intensamente, mattina e pomeriggio. Avevo capito che in me c'era qualcosa, che potevo realizzare qualcosa di importante, così ci ho creduto, non ho mollato, neanche durante il difficile periodo della quarantena. Alle Olimpiadi di Tokyo 2020 parteciperà una Sara più grande, più consapevole e con la voglia di dare il proprio massimo. Mi sono tanto allenata per questo, e spero di riuscire nel mio obiettivo.

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