Rosemarie Dexter

Rosemarie Dexter (1944 – 2010), attrice britannica naturalizzata italiana, di origine pakistana.

Citazioni di Rosemarie Dexter

Citazioni in ordine temporale.

Intervista di Sandro Villa, Tempo nº 4, 24 gennaio 1970, pp. 38-57.

Con me è finita la lunga stagione delle ingenue. Io sono il sale del cinema italiano.
Del set ho bisogno come d'una droga.
Non mi piace sembrare un'adolescente. Sono una donna vera, ora.
Il sacro fuoco dell'arte non mi ha ancora sfiorata. Fare del cinema resta per me un lavoro secondario. Una donna non deve mai prendere troppo sul serio la propria carriera, tanto poi si sa come va a finire. Va a finire che mette su famiglia e comincia un lavoro non secondario ma che impegna dodici ore su dodici, tra marito, casa e bambini. E non è neanche un lavoro spiacevole.

Intervista di Gianni Girani, Playboy nº 2, edizione italiana, febbraio 1975.

Adoro viaggiare, ma viaggiare veramente e non al seguito di una troupe cinematografica. Amo avvicinarmi alla gente, per conoscerne il modo di vivere e le abitudini. Ho avuto la fortuna di poter viaggiare moltissimo, ma l'Italia è l'unico posto in cui mi piace vivere; forse per il clima, forse per la gente che trovo molto generosa. È l'unico paese di cui sento la nostalgia quando ne sono lontana, e scusate se è poco.
Ho recitato anche in teatro, ma è stato un vero disastro: ho una voce da topino, anzi, non ho proprio né la voce né la presenza teatrale. E poi è terrificante essere su un palcoscenico, con tutta quella gente che sai che c'è, ma che non riesci a vedere e che senti sbuffare e tossire. Io ho avuto proprio bisogno del famoso spintone per entrare in scena la prima volta. Perché non è una leggenda il classico blocco, il "trac" che ti prende prima di uscire per cui non ti ricordi più niente. Per fare teatro ci vuol proprio il "furore dell'arte" e tanto coraggio. E io non ho, salvo smentite, né l'uno né l'altro.
[...] una cosa che detesto è la gente che posa, che ama mostrarsi diversa da quello che è in realtà. Amo invece l'onestà, anche se brutale, la sincerità ad ogni costo: almeno si sa che cosa ci si può aspettare.
Non amo i grandi registi. Preferirei lavorare con i giovani, coi quali si può avere un colloquio, una collaborazione. Noi attori siamo solo burattini nelle mani dei registi e questo non è certo piacevole.