Rahel Varnhagen

scrittrice tedesca

Rahel Antonie Friederike Varnhagen, nata Levin, in seguito Robert (1771 – 1833), scrittrice tedesca.

Rahel Varnhagen, incisione del XIX secolo

Citazioni di Rahel Varnhagen modifica

  • [Lettera a Heinrich Heine] Nessuna ammissione nelle liste di beneficenza, nessun evviva, nessuna condiscendenza, nessuna società ebraico-cristiana, nessun nuovo libro di preghiere, nessuna decorazione civile, nulla, nulla ha potuto rendermi tranquilla [...]. È Lei che dovrà dirlo in maniera meravigliosa, elegiaca, fantastica [...]. Ma il testo della Sua poesia dovrà restare quello del mio vecchio cuore offeso.[1]
  • Quello che per tanto tempo della mia vita è stata l’onta più grande, il dolore più atroce, la condanna più amara, essere nata ebrea, non vorrei mi mancasse ora, a nessun costo.[2]

Citazioni su Rahel Varnhagen modifica

  • Si sentì sempre una Schlemihl, perseguitata dalla cattiva sorte, dal peso di un'esistenza scandita dalla chimera di un'autenticità impossibile [...] simbolo al femminile di un'ebraicità che resisteva oltre l'assimilazione per testimoniare, se non l'altro, il fallimento di quel sogno. (Donatella Di Cesare)

Note modifica

  1. Citato in Gastone Redetti, Rahel Varnhagen di Arendt – Biografia, Miopia, febbraio 1991; ripubblicato in gasparastampa.es, 2015.
  2. Citato in Stella Manferdini, Nel salotto di Rahel Varnhagen, tra viaggi, amori e sofferenze taciute, harpersbazaar.com, 14 giugno 2023.

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