Procopio di Cesarea
Procopio di Cesarea (500 ca. – 560 ca.), storico bizantino.
Citazioni di Procopio di Cesarea
modifica- Alle radici del Vesuvio hannovi sorgenti d'acqua dolce e potabile che danno origine al fiume Draconte, il quale scorre presso alla città di Luceria, ed accolse in allora sopra le due ripe gli accampamenti dell'una e dell'altra fazione, sebbene poi scarso di acque non consente di essere guadato da cavalieri o fanti, ma restringendo il suo letto e profondissimamente abbassandolo formasi da quindi e quinci discoscesi lidi; ma se ciò avvenga dalla natura del suolo o dall'acqua altri tel dica, non essendo in mia saputa.[1]
A tal punto erano adunque in Africa i fatti de' Romani: ed io vengo alla guerra gotica cominciando col premettere quanti avvenimenti ebber luogo prima di questa guerra fra Goti e Italiani. Mentre a Bizanzio regnava Zenone, l'impero in occidente era tenuto da Augusto, cui i Romani per vezzo chiamavano Augustolo, perchè tuttavia giovanetto assunse l'impero, che per lui reggeva Oreste padre suo, uomo id molta intelligenza. Già alquanto prima i Romani eran riusciti a farsi alleati gli Skiri e gli Alani e talune altre genti gotiche, dopochè per parte di Alarico e di Attila avean avuto a soffrire quanto già ne' precedenti libri narrai. Il che quanto accresceva onore ai barbari, tanto diminuiva il decoro della milizia romana; e sotto lo specioso nome di alleanza, soverchiati subivano la tirannide de' forestieri.
[Procopio di Cesarea, La guerra gotica, vol. 1, traduzione di Domenico Comparetti, Tip. Forzani, Roma, 1895.]
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