Pramoedya Ananta Toer

Pramoedya Ananta Toer (1925 – 2006), scrittore e attivista indonesiano.

Citazioni di Pramoedya Ananta Toer

Il primo treno parte di buon mattino dalla stazione di Gambir. L'altro montarozzo di argilla rossa, che vedevo sempre al tempo dei giapponesi, quando mi recavo a Blora, adesso è rimasto diviso in quattro. È stato abbassato dalla pioggia, scavato, trascinato lentamente dalle acque piovane. All'improvviso sento orrore al vedere quel montarozzo d'argilla rossa nella stazione di Djatinegara. La vita dell'uomo non viene abbassata, scavata e trascinata giù ogni giorno proprio come questo montarozzo di terra rossa?^[1]
[Sulla situazione indonesiana] Invece di essere nella modernità, eccoci nella barbarie.^[2]
Una conseguenza fuori dal comune del bombardamento olandese: quattro pecore cadute dinanzi al loro recinto. E quel che mi commosse: una vecchia pecora pregnante, con gli occhi che fissavano il cielo, la testa poggiata sul ramo eretto d'un tronco d'albero, inginocchiata sulle zampe posteriori, le zampe anteriori erette... e quella pecora era morta. Un compagno disse: – Hanno ammazzato questa pecora. – Ne guardai gli occhi aperti e smorti. Mi sentii rabbrividire. Tornai a casa di corsa. E per tre giorni tenni nella mente l'immagine della pecora che fissava il cielo. Una pecora! E nel mio ricordo quella pecora diventa un essere umano.^[3]

[Pramoedya Ananta Toer] rappresenta senza dubbio il più grande dei prosatori indonesiani nel periodo 1945-56. (A. Teeuw)

↑ (da Bukan Pasarmalan (non è una fiera), in Racconti di Blora; Il fiore della letteratura malese e indonesiana, p. 117)
↑ Dall'intervista in Puji Sumedi H. e Rachmat H. Cahyono, Il combattente solitario, Internazionale, n. 276, 26 marzo 1999, p. 45.
↑ (da Bukan Pasarmalan (non è una fiera), in Racconti di Blora; Il fiore della letteratura malese e indonesiana, p. 119)

Pramoedya Ananta Toer, Bukan Pasarmalam, Racconti di Blora, in Il fiore della letteratura malese e indonesiana, traduzione di Luigi Santa Maria, EDIPEM, Novara, 1973.