Pointe du Raz
promontorio in Francia
Citazioni su Pointe du Raz.
- Ciò che fa la bellezza drammatica di Le Raz, è il movimento vivo della sua colonna vertebrale squamata, spaccata, lamellata, che non occupa il centro del capo, ma serpeggia con la violenza di una frustata, sibilando come un rettile, ora verso i precipizi di destra, ora verso quelli di sinistra. Nell'immersione finale, ancora vigile, la roccia ara la corrente marina dell'isola di Sein come il versoio del vomere di un aratro. Il minerale travolto dall'acqua riemerge inalberandosi ancora: è il regno dei frammenti rocciosi; la terra, al momento di inabissarsi nel mare ostile, risolleva da ogni parte le sue scaglie acuminate a contropelo. (Julien Gracq)
- Qui finiva la terra: le estreme dita, nocchiute e reumatiche, | rattrappite sul nulla. Ammonitori | neri dirupi, e il mare che esplode | senza fondo, o alcunché d'altro al di là, | bianco di visi d'annegati. | Adesso è soltanto tetro, un ammasso di rocce – | soldati sbandati di vecchie, confuse guerre. | Il mare gli cannoneggia gli orecchi, ma loro non mollano. | Altre rocce nascondono i loro rancori sott'acqua. || Il precipizio ha un orlo di stelle, trifogli e campanule | ricamate si direbbe da dita, prossime a morte, | piccole al punto che quasi sfuggono alle brume. | Le brume sono parte dell'antico armamentario – | anime, rotolate nel cupo lamento del mare. || Cancellano le rocce, poi le rifanno alla luce. | Salgono senza speranza, come sospiri. | Ci passo in mezzo, mi riempiono la bocca di cotone. | E quando me ne libero sono imperlata di lacrime. (Sylvia Plath)
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