Pietro Pisani
barone siciliano, archeologo (1760-1837)
Pietro Pisani (1761 – 1837), barone del Regno delle due Sicilie.
Citazioni su Pietro Pisani
modifica- Il primo provvedimento del Pisani fu quello di far cadere le catene e di ristorare quei disgraziati con «cibi ricreativi» e «soavi liquori»: e «parea in quel punto, che la follia avesse nelle loro menti ceduto alla ragione». Poi diede mano, in base a un regolamento da lui compilato (Istruzioni per la novella Real Casa dei Matti, Palermo 1827), ad un radicale rinnovamento dell'istituzione. Già il regolamento era abbastanza avanzato rispetto a quel tempo ed il nostro (se lo si applicasse integralmente, oggi, i manicomi italiani non sarebbero così tremendi come sono). (Leonardo Sciascia)
- Pietro Pisani nacque a Palermo nel 1761. Fin da ragazzo ebbe vivissima inclinazione alla musica; e senza maestro, contro la volontà del padre che l'avviava invece agli studi di legge, assiduamente la studiò. Si addottorò all'università di Catania in diritto civile e «prese a battere le vie del foro», ma di controvoglia. A ventitre anni sposò Maria Antonia Texeira Albornoz, che ne aveva diciannove, «bella persona, di cuore ingenuo e pudico, ma spesso combattuto da insanabile gelosia, a cui certo dava egli alimento»: di lei Giovanni Meli canterà la voce, gradevole linda spirante desiderio e dolcezza. Ne ebbe otto figli, tra i quali egli predilesse il secondo, Antonino, che gli pareva realizzasse con seria e profonda applicazione quella sua sempre viva ma ormai dilettantesca passione per la musica. (Leonardo Sciascia)
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante Pietro Pisani