Phoebe Waller-Bridge
attrice, sceneggiatrice e drammaturga britannica
Phoebe Mary Waller-Bridge (1985 – vivente), attrice, sceneggiatrice e drammaturga britannica.
Citazioni di Phoebe Waller-Bridge
modificaCitazioni in ordine temporale.
Intervista di Roberto Croci, repubblica.it, 29 giugno 2023.
- Barbara [Stanwyck] era avantissimo, si definiva la donna del domani: beveva 15 caffè al giorno, fumava una sigaretta dietro l'altra e dormiva tre ore a notte, eppure non dimenticava mai un dialogo e girava almeno cinque film all'anno. Trovava stupido che gli attori si ostinassero a cercare di nascondere la propria età, lei a 30 anni aveva già i capelli grigi e si rifiutava di tingerli. A quei tempi erano tutti inorriditi dalla sua indipendenza, le dicevano che nessuna attrice avrebbe potuto avere i capelli di una persona anziana, non era sexy. Lei rideva, diceva che era felice di potersi alzare dal letto da sola e non aveva paura di invecchiare, nonostante a Hollywood diventare vecchi significasse essere morti. Per me è sempre stata un modello, naturalmente elegante, coraggiosa.
- Ho sempre voluto recitare, raccontare storie, intrattenere e fare ridere: amo raccontare barzellette, sono un'estroversa... Mai avuto problemi con il protagonismo.
- Pensavo che per trovare lavoro avrei dovuto essere perfetta, ma ero insicura del mio aspetto, dei miei capelli che sono ancora un'ossessione, del modo in cui camminavo, respiravo. Finché un giorno ho assistito a una performance teatrale di Andrew Scott: era vivo e potente, il suo sguardo intenso e non aveva paura. Un carisma che andava oltre la fisicità.
Intervista di Joy Press, vanityfair.it, 21 luglio 2023.
- [Parlando di Indiana Jones e il quadrante del destino] La gente dice sempre di sapere quando un franchise dovrebbe finire. Io invece penso sempre che le cose interessanti arrivino quando ci si spinge un po' oltre la fine. Cosa succede dopo la conversazione? Cosa succede dopo che si sale su un taxi e si va a casa?
- Recitare consiste in gran parte nel liberarsi dell'insicurezza e della coscienza di sé. Quando devi saltare da un aereo o su una macchina in corsa, è molto più facile lasciarsi andare.
- [Su Lara Croft] Quando hanno capito che potevano smerciarla come sex symbol è cambiato tutto.
- Mi piacerebbe essere definita una che controlla la creatività. Quello che cerco è quel pizzico di tensione, di pericolo, oppure dire qualcosa, fare qualcosa che non è ancora stato fatto. Se non avverto questa sensazione, posso tirare avanti e avanti e avanti, ma non ce la farò mai.
- Non credo che alla scuola di recitazione qualcuno avesse una grande opinione di me. [...] Ho avuto davvero paura di aver frainteso tutto. [...] Credo che la mia carriera abbia cercato di fare proprio questo: continuare a sbagliare finché non diventa originale.
- Adesso la gente si aspetta che rappresenti qualcosa. Sei qualcuno la cui voce è importante, e adesso devi fare attenzione. Tutte queste cose qui. Quindi a volte mi dico: "Come cavolo ho fatto a ricascarci?". [...] È a quel punto che è fondamentale essere più ribelli che mai.
Da The Book - New York Times; citato in corriere.it, 5 settembre 2023.
- [«Cosa la emoziona di più in un'opera letteraria?»] La capacità di descrivere l'amore o il dolore in un modo nuovo. Oppure quando comprendi che il narratore ti sta facendo qualcosa senza che tu te ne accorga. A volte basta l'arte della scrittura a impressionarmi! Amo essere manipolata!»
- [«Come tiene in ordine i suoi libri?»] In nessun modo! Sono sparsi ovunque!
- Sono una grande fan di Charles Bukowski. Era un mascalzone, ma amo la sua scrittura viscerale.
- Frankenstein mi ha tolto il respiro, ma quando ho scoperto che Mary Shelley aveva 19 anni quando lo ha scritto mi è esplosa la testa.
- Ho proprio un debole per le antieroine e gli antieroi. Preferisco non sapere esattamente cosa provo per un personaggio. Sicuramente ho cominciato a comportarmi da dura mentre leggevo le avventure di Lisbeth Salander. La brutale amoralità di Sebastian Dangerfield, il protagonista di Ginger Man di J.P. Donleavy, mi ha inorridita, ma allo stesso tempo elettrizzata, e nulla potrà mai scalfire l'impatto esercitato su di me da Cheryl Glickman, protagonista de Il primo uomo cattivo, di Miranda July. Con Humbert Humbert di Lolita ho avuto il rapporto più indimenticabile e scomodo con un personaggio che io riesca a ricordare.
- Desidero solo che i libri mi appassionino.
- [«Si è mai messa nei guai per avere letto un libro?»] Beh, naturalmente Per sempre di Judy Blume, un classico dell’erotismo uscito negli Anni 70, fu bandito dalla mia scuola perché una pagina in particolare scatenava i bollenti spiriti degli studenti. Tuttavia valeva la pena leggerlo pur rischiando di farsi beccare ed essere puniti, e infatti mi sono presa... una o due punizioni. In modo analogo, anni dopo, mentre giravo tra gli scaffali della libreria Waterstones, ho preso una copia di Uccellini di Anaïs Nin e sono rimasta lì, ferma immobile e in estasi per circa un'ora finché, quando ormai ero tutta rossa, un dipendente mi ha ricordato che non mi trovavo in biblioteca e io ho dovuto rammentare a me stessa che i racconti erotici andavano letti in privato.
Filmografia
modificaFilm
modifica- The Iron Lady (2011)
- Solo: A Star Wars Story (2018)
Serie televisive
modifica- Fleabag (2016-2019)
Altri progetti
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