Peter Willers Jessen (1793 – 1875), psicologo tedesco.

  • Il contenuto dei sogni viene sempre determinato, in misura maggiore o minore, dalla personalità individuale, dall'età, dal sesso, dalla condizione sociale, dal livello culturale, dal modo di vivere abituale, dagli avvenimenti e dall'esperienza di tutta la vita passata. (da Versuch einer wissenschaftlichen Begründung der Psychologie, Berlino 1855[1])
  • Nel sonno non diventiamo migliori né virtuosi, anzi sembra che la coscienza ammutolisca, perché non proviamo compassione e possiamo commettere con sublime indifferenza e senza alcun pentimento successivo, delitti gravissimi, furti e assassini.[1]
  • Nell'esame e nell'interpretazione di sogni coerenti e rigorosi, occorre vagliare attentamente il fatto, sinora a quanto pare trascurato, che la loro verità è quasi sempre poco soddisfacente: perché, quando richiamiamo alla memoria un sogno, colmiamo e integriamo, senza farci caso o senza volere, le sue lacune. Raramente e forse mai un sogno coerente è stato così coerente in realtà come ci appare nel ricordo. È difficile, anche per la persona più sincera, raccontare un sogno bizzarro senza aggiunte e senza abbellimenti; l'aspirazione dello spirito umano a cogliere un nesso in ogni cosa è così intensa da spingerci a colmare involontariamente i difetti di coesione rilevabili in un sogno in qualche modo sconnesso.[1]
Peter Willers Jessen
  1. a b c Citato in Sigmund Freud, L'interpretazione dei sogni, Bollati Boringhieri, 1994.

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