Papa Niccolò II

155° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica dal 1058 al 1061

Niccolò II, al secolo Gerard de Bourgogne o Gerardo di Borgogna (980 – 1061), papa della Chiesa cattolica.

Papa Niccolò II

Citazioni di Niccolò II

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  • Il pane ed il vino che sono posti sull'altare sono, dopo la consacrazione, non il solo sacramento ma anche il vero corpo e sangue del Signore nostro Gesù Cristo che, in modo sensibile, non solo in sacramento, ma in verità, è toccato e spezzato dalle mani dei sacerdoti ed è masticato dai denti dei fedeli. (dal Sinodo di Roma, 690)
  • Verso i simoniaci non si debba avere nessuna misericordia in ordine alla conservazione della loro dignità. (dal Sinodo del Laterano, 691)
  • Noi permettiamo che rimangano negli ordini ricevuti coloro che gratuitamente sono stati ordinati da dei simoniaci. Noi tuttavia, per l'autorità degli apostoli Pietro e Paolo, in tal modo decretiamo a patto che nessuno dei nostri successori, da questa permissione, mai un giorno tragga o ricavi una regola per sé o per altri: poiché questo non lo ha promulgato, ordinando o concedendo, l'autorità degli antichi Padri, ma lo ha a noi strappato, perché lo permettessimo, l'estrema necessità del tempo. (dal Sinodo del Laterano, 692)

Citazioni su Niccolò II

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  • Papa Nicola intraprese un altro viaggio in Toscana a riveder la sua diletta chiesa di Firenze, che non avea pur anche rinunziata. Ma qui infermatosi passò a miglior vita circa il dì ventidue di luglio 1061 con rincrescimento di tutti i buoni, che ne compiansero la morte. Fu sepolto nella chiesa di S. Reparata; come raccontano tutti gli Storici. Il Muratori benché poco disposto a lodar pontefici lo chiamò benemerito della santa Sede, e degno di maggior vita. In altri luoghi lo chiama vigilantissimo, e il Cardinal d’Aragona dice, che sotto questo Pontefice fiorì la chiesa di Dio per santità, e dottrina. Veramente sembra incredibile, che questo nostro compatriota in due anni, e cinque mesi di Pontificato abbia avuto tempo a tenere un concilio, e tante sinodi, riunire alla Romana chiesa i vescovi Longobardi, conciliare colla medesima i Normanni, e farsegli tributarj, e fare ancora diversi viaggi nella Puglia, Calabria, Ombria, e Toscana. (Carlo Tenivelli)

Bibliografia

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  • Heinrich Denzinger, Enchiridion Symbolorum, edizione bilingue a cura di Peter Hünermann, versione italiana a cura di Angelo Lanzoni e Giovanni Zaccherini, Edb, 2001.

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