Orpheus no Mado
manga di Riyoko Ikeda
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Orpheus no Mado (La finestra di Orpheus), manga dell'autrice giapponese Riyoko Ikeda, pubblicato in Italia dalla Planet Manga con il titolo Orpheus e sottotitolo La finestra di Orpheus.
Frasi nel manga
modifica- "Regensburg... la più antica sede vescovile della Germania. Sorta dalle rovine dell'antica fortezza romana di castra regina, estesa per un miglio intorno al punto di confluenza dei fiumi Regen e Danubio. Da allora sono trascorsi 1700 anni ricchi di storia. Che città meravigliosa, Regensburg... Le tracce dell'antica fortificazione romana, le strade lastricate, le chiese... il profumo delle rose rosse d'inverno, che pervade le vie del centro... le rose rosse d'inverno!" (Julius Leonhart von Alensmeier)
- "Mamma... cosa sono io per te...? I miei capelli, le mie orecchie, le mie labbra? Devo forse continuare a spreacare in questa forma ignobile... il tempo prezioso, che scorre via un istante dopo l'altro? No... non è giusto!" (Julius Leonhart von Alensmeier)
- Io... io sono un maschio! (Julius Leonhart von Alensmeier)
- Dici sempre che è stato San Giorgio a renderti felice, non è vero? Perché non posso prendere il suo posto, mamma? (Julius Leonhart von Alensmeier a proposito di sua madre)
- Non ci posso credere! Quel ragazzino ha davvero una voce da soprano! Più che una voce bianca, sembra proprio quella di una donna! (Klaus zon Maschmidt a proposito di Julius)
- "Se tu morissi, padre... potrei finalmente tornare a essere donna. Se tu morissi... io potrei..." (Julius Leonhart von Alensmeier)
- Forse mi sto comportando da vigliacco... ma, in questo momento, nessuno è in grado di comprendere i miei veri sentimenti. Del resto, è inevitabile... (Julius Leonhart von Alensmeier)
- "Basta, Julius, smettila di stare così in apprensione. Ricordati che sei un uomo! E comunque, uomo o donna che io sia... l'unica cosa che conta davvero è questo istante così prezioso della mia vita, unico e irrepetibile." (Julius Leonhart von Alensmeier mentre gioca a lanciarsi palle di neve con gli altri nel cortile della scuola)
- "Possibile che gli esseri umani sappiano davvero amare in modo così totale? Specie gli uomini... sanno davvero provare affetto in modo così nobile, intenso, eppure discreto? Sono davvero capaci di purificare il loro amore fino a tali vertiginose profondità?!" (Julius Leonhart von Alensmeier)
- "Perché... perché, perché, perché?! Perché non riesco a staccargli gli occhi di dosso? Le mani di Klaus... il suo sguardo... Che sensazione sgradevole... accidenti!" (Julius Leonhart von Alensmeier)
- ... Tu sei ancora molto giovane, Julius, quindi forse non te ne rendi ben conto... ma cerca di tenere a mente che ogni persona ha certi tasti che bisogna proprio evitare di toccare. (Maria Barbara von Alensmeier a Julius a proposito del professor Virkrich)
- "Sì, è vero... io e miei compagni siamo ancora molto giovani. Per questo crediamo di avere il diritto... di conoscere tutto: le persone, il mondo che ci circonda... e a volte finiamo per toccare con eccessiva disinvoltura le ferite che gli adulti celano nel cuore." (Julius Leonhart von Alensmeier)
- Aaah... chi avrebbe mai immaginato che ci saremmo trovati in una situazione così terribile?! Ho paura... ho tanta paura! Io volevo solo un po' di felicità! (Renate von Alensmeier)
Riferimenti alla finestra di Orpheus
modifica- Hermann Virkrich: Infine, queste scale conducono alla torre con la finestra di... no, lasciamo perdere per ora è meglio che ti tenga lontano da quel posto. Isaac Gotthilfe Weischeit: La "finestra di..."? Che cosa stava dicendo, professore? La finestra di cosa? Hermann Virkrich: Uff... hai un ottimo udito, eh? La finestra di Orpheus. Viene chiamata così da ben quattrocento anni. Isaac Gotthilfe Weischeit:"La finestra di Orpheus...?" Hermann Virkrich: In realtà non saprei dire nemmeno io perché abbia acquistato un nome tanto raffinato. In fondo, è solo un vecchio rudere che rischia di crollare da un momento all'altro. In ogni caso, corre voce che chi si affaccia alla finestra di Orpheus e guarda verso il basso, sia destinato a innamorarsi della prima ragazza su cui posa il suo sguardo. Anche se il loro amore finirà in tragedia, come quello di Orpheus e Euridice... Naturalmente, non te l'ho detto... per invogliarti a verificarlo. Comunque sia, se vogliamo prestar fede alla leggenda... ti consiglio di non affacciarti a quella finestra, Isaac Weischeit, almeno finché non sarai diventato abbastanza maturo da superare la delusione di un amore finito male.
- "La finestra di Orpheus... La finestra di Orpheus!" (Isaac Gotthilfe Weischeit)
- Che bella finestra! È perfetta per suicidarsi. (Julius Leonhart von Alensmeier)
- Julius Leonhart von Alensmeier: A proposito: quando ci siamo conosciuti, l'altro ieri, eri affacciato a quella finestra. Perché ti trovavi lì? Isaac Gotthilfe Weischeit: Ah... la chiamano "la finestra di Orpheus": il professor Virkrich non te ne ha parlato? Julius Leonhart von Alensmeier: No. Per caso ha a che fare con la mitologia greca? Isaac Gotthilfe Weischeit: Dicono che, quando un uomo si affaccia a quella finestra, sia destinato a innamorarsi della prima ragazza che gli capita di vedere. Il loro amore però è destinato a finire in tragedia, sulla falsariga di quello di Orpheus ed Euridice. Una leggenda decisamente adatta a un istituto musicale cattolico come il nostro. Julius Leonhart von Alensmeier: P-purtroppo, però... quando ti sei affacciato alla finestra, la prima persona che hai visto sono stato io... giusto? Isaac Gotthilfe Weischeit: Eh eh! Sai che novità. Disgraziatamente, non mi capita quasi mai di avere rapporti col gentil sesso... a parte mia sorella minore, si capisce.
- "La finestra di Orpheus...?!" (Julius Leonhart von Alensmeir)
- "La finestra di Orpheus...! Quindi io e Isaac saremmo destinati a innamorarci l'uno dell'altra?! Se un uomo si affaccia a quella finestra, si innamora fatalmente della prima donna su cui gli capita di posare lo sguardo. Questo significa che io e Isaac...?" (Julius Leonhart von Alensmeier)
- Julius Leonhart von Alensmeier: "La finestra di Orpheus... a pensarci bene, non vale neanche la pena di farci caso. In fondo ognuno ha i suoi gusti in campo sentimentale... E non vedo proprio come potrei innamorarmi di un ragazzo come Isaac. Lassù... Klaus zon Maschmidt..." Klaus zon Maschmidt: Aaaaah! Julius Leonhart von Alensmeier: Klaus! Klaus zon Maschmidt: Fiuu... Da quanto tempo sei qui? Vuoi fare di nuovo a pugni, seguace di Isacco? Ho sentito dire che sei l'erede degli Alensmeier. Julius Leonhart von Alensmeier: Un attimo fa stava piangendo, ne sono certa! Klaus zon Maschmidt: Sai, da qui... riesco a vedere il cielo di Russia... Julius Leonhart von Alensmeier: D-dì un po', ti affacci spesso a quella finestra? Ti è mai capitato di veder passare una bella ragazza, come vuole la leggenda? Klaus zon Maschmidt: Veramente è la prima volta che salgo quassù. E poi, da qui non passa nessuna ragazza.
- Julius Leonhart von Alenmeier: Senti un po', Isaac. Se per caso diversi uomini si affacciassero alla finestra di Orpheus, e vedessero tutti la stessa donna... che cosa accadrebbe? Isaac Gotthilfe Weischeit: È una domanda difficile. Non mi sono informato su un'evenienza del genere... Comunque sia, vediamo... forse la donna spetterebbe a chi l'ha vista per prima. Però, no... la leggenda parla di un uomo che si affaccia alla finestra, quindi... Julius Leonhart von Alensmeier: Ah ah ah... sei propro uno sciocco, Isaac! Le leggende sono un mucchio di bugie, di sciocche superstizioni! Ma tu prendi tutto così seriamente, che mi è venuta la tentazione di stuzzicarti un po'! Isaac Gotthilfe Weischeit: Julius! Non è affatto vero che ho preso quella leggenda sul serio! Julius Leonhart von Alensmeier: Ah ah ah... ti va bene se ci sediamo accanto alla finestra? Nel pomeriggio avremo subito la lezione del professor Virkrich, quindi attento a non farti male alle dita!
- Fermo! Perché scappi?! In fondo ci siamo conosciuti attraverso la finestra di Orpheus, no?! Quindi siamo destinati a unirci per sempre! Però, che amante crudele mi è toccato in sorte! (Klaus zon Maschmidt rivolto a Julius)
- No, è vero! Tu sei molto bello, Julius. Quando ti ho visto per la prima volta dalla finestra di Orpheus... ho trattenuto il fiato, convinto che tu fossi una ragazza. (Isaac Gotthilfe Weischeit rivolto a Julius)
- "Queste scale a chicciola... ma certo, conducono alla finestra di Orpheus! Quella volta... Klaus ha detto ha detto che vedeva il cielo di Russia... Chissà cosa stava guardando. In realtà, da qui non si vede un bel niente. Forse Klaus voleva dire che questo stesso cielo si estende fino alla Russia... Quel giorno... se non avessi sbagliato l'uscita per la cappella... non sarei mai passata sotto questa finestra. E allora..." (Julius Leonhart von Alensmeier)
Dialoghi nel manga
modifica- Klaus zon Maschmidt: Coraggio, nanerottolo, alzati. Accenderò il fuoco nel dormitorio. Ci scalderemo con la mia coperta, e berremmo un goccio di vodka...
Julius Leonhart von Alensmeier: !! Non mi toccare!
Isaac Gotthilfe Weischeit: Julius?!
Julius Leonhart von Alensmeier: Non preoccuparti per me. Non mi toccare, capito?!
Isaac Gotthilfe Weischeit: Ma... Julius! Ehi! Julius von Alensmeier!
- Klaus zon Maschmidt: A proposito! Quando sono entrato in questa scuola, il direttore mi ha detto una cosa.
Isaac Gotthilfe Weischeit: Eh?
Klaus zon Maschmidt: Mi ha detto che, in questa scuola, non sono permessi legami sentimentali tra studenti maschi.
Isaac Gotthilfe Weischeit: "D-davvero? A me, invece, non ha detto niente...
Klaus zon Maschmidt: Sul serio? In questo caso, posso anche saltarti addosso! A proposito: il mio nome è Klaus zon Maschmidt!
Isaac Gotthilfe Weischeit: Ehi, che cavolo stai facendo?! Non ti avvicinare, capito?! Ti prego, allontanati!
- Renate von Alensmeier: A proposito, Julius, tuo padre è sveglio. Perché non vai un attimo a salutarlo?
Julius Leonhart von Alensmeier: Devo proprio, mamma?
Renate von Alensmeier: Cerca di capire, caro. Papà ha chiesto di vederti...
Julius Leonhart von Alensmeier: Se è per farti piacere, mamma, allora ci vado.
- Julius Leohart von Alensmeier: Mi viene il nervoso solo a guardarti, sai, Isaac? Quando qualcuno ti picchia, devi imparare a difenderti! Se ti prendono a pugni, tu restituiscili! Occhio per occhio, dente per dente!
Isaac Gotthilfe Weischeit: Ti ricordo che questo è un istituto musicale cattolico, Julius.
Julius Leonhart von Alensmeier: Cosa vorresti dire, che dobbiamo seguire alla lettera i dieci comandamenti? Hai forse intenzione di farti prete, o pio Isacco?!
Isaac Gotthilfe Weischeit: Oh, Julius... sei sempre così aggressivo...
- Isaac Gotthilfe Weischeit: Ho l'impressione che ultimamente tu mi stia evitando, dimmi, è vero?
Julius Leonhart von Alensmeier: Non dire sciocchezze. È solo una tua sensazione.
Isaac Gotthilfe Weischeit: Non ingannarmi, Julius. Non sono sciocco fino a questo punto. Se il mio carattere pavido ti dà i nervi... allora, Julius... io...
Isaac Gotthilfe Weischeit: Ho forse detto una cosa del genere, Isaac?!
Isaac Gotthilfe Weischeit: Julius!
- Klaus zon Maschmidt: A proposito, ora che ci penso! Lo sai che odori di sangue?
Julius Leonhart von Alensmeier: C-che cosa significa?!
Klaus zon Maschmidt: Uaaaaah... non ci posso credere! Appena ti arrabi, ti si arrossano subito le guance! Sembri proprio una ragazza!
Julius Leonhart von Alensmeier: Insomma, Klaus, basta! Hai forse intenzione di umiliarmi?!
Klaus zon Maschmidt: Dai, non te la prendere. Il fatto è che a volte, quando ti guardo, non posso fare a meno di pensare che sembri davvero una donna. È strano... di solito sei un po' irritabile, ma hai un'aria ingenua e innocente. Eppure, in certi momenti, emani una freddezza che fa venire i brividi lungo la schiena... Da sotto quella pelle così bianca, sale lentamente un odore si sangue caldo.
Julius Leonhart von Alensmeier: Si vede che hai tempo libero, Klaus. Devi aver letto troppi romanzi gotici! Vediamo, quali sono i tuoi autori preferiti? Hoffman? Poe? Ho indovinato, vero?
- Isaac Gotthilfe Weischeit: Papà era un compositore, ma non è mai riuscito a ottenere il giusto riconoscimento. Non si è limitato a insegnarmi la tecnica e la teoria musicale, comunque! Soprattutto, mi ha trasmesso una verità fondamentale... e cioè, che la vera arte non si può comprare.
Julius Leonhart von Alensmeier: ...nutri molto rispetto nei confronti di tuo padre?
Isaac Gotthilfe Weischeit: I miei genitori mi hanno dato alla luce... gli sono grato solo per questo. Inoltre mi hanno fatto l'immenso dono della musica...
Julius Leonhart von Alensmeier: In altre parole, tu... sei davvero convinto che la vita possa essere un piacere?! Puoi dirti sinceramente felice di essere nato?!
Isaac Gotthilfe Weischeit: Per te, quindi, la vita è una maledizione, Julius? Ma se hai appena quindici anni...
Julius Leonhart von Alensmeier: Quindici anni sono più che sufficienti per valutare queste cose! Guarda, Isaac! La vita umana scivola via più rapidamente di quanto il mio dito non scorra su questa tastiera! E per tutta la sua durata, non facciamo altro che piangere e soffire!
- [Klaus e Isaac stanno facendo le prove per il concerto] Klaus zon Maschmidt: Che c'è?
Isaac Gotthilfe Weischeit: Scusa... hai saltato la quarta battuta...
Klaus zon Maschmidt: Oh, insomma! Non devi mica seguire lo spartito in modo così lettarale. Oggi la mia emotività interpretativa ha preso il sopravvento, e mi ha spinto a volare oltre le regole! Quindi non è il caso di starsi a porre tanti problemi di forma, capito?!
Isaac Gotthilfe Weischeit: Ma come?! Allora a cosa serve lo spartito, scusa?!
- Renate von Alensmeier: Questa è una punizione divina... Dio mi ha condannata per le mie colpe! Julius, Julius... potrai mai perdonare tua madre?
Julius Leonhart von Alensmeier: Mamma, ascolta. Non credi che dovremmo dire a tutti la verità? Ti prego, mamma...
Renate von Alensmeier: Julius...! M-ma... Julius... in questo modo... tu...
Julius Leonhart von Alensmeier: Mamma! Qualunque piega prendano le cose... ho la sensazione che siamo ancora in tempo per rimediare. Se la salute di papà migliorerà un po'... sarò io stessa a confessare la verità. Non è mai troppo tardi, mamma, lo sento! Proprio così... diremo a tutti come stanno veramente le cose! Forse verremo giudicati negativamente; ma finché potremo dire la verità, saremo ancora in tempo per cominciare una nuova vita!
- Julius Leonhart von Alensmeier: ...beh? Cosa c'è?
Gertrud: Padron Julius... non so perché, ma oggi sembra proprio un'altra persona. Non l'avevo mai vista così allegro e spumeggiante... Oh!
Julius Leonhart von Alensmeier: Presto accadrà una cosa che vi coglierà tutti di sorpresa, te lo garantisco! Aspetta e vedrai! Ti adoro, Gertrud! Vi adoro tutti quanti!
Testi di canzoni cantante nel manga
modifica- Kyrie Eleison... signore, abbi pietà di noi... (cantata da Julius Leonhart von Alensmeier)
- Dio onnipotente... dall'alto dei cieli... benedici in terra gli uomini di buona volontà... (cantata da Julius Leonhart von Alensmeier)
Altri progetti
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